Il giallo del sergente Hale Scomparso dopo una cena
Aviano, è un militare della base americana. La Procura apre un’indagine
Quella sera avevano alzato il gomito, Halex e il suo amico commilitone. Birra, whisky, ancora birra. «Abbiamo bevuto molto, io sono crollato a letto e quando mi sono svegliato Halex non c’era più», spiegherà il compagno di serata agli investigatori. Da allora, era sabato 2 luglio, un sabato di forti piogge per Sacile e dintorni, del sergente americano Halex Hale non si sa più nulla. Scomparso. L’hanno cercato per cinque giorni battendo canali, campagne, sentieri. Hanno sentito amici, parenti, fidanzata, colleghi di lavoro. Le squadre di soccorso sono arrivate a contare centocinquanta persone fra sommozzatori dei Vigili del fuoco, unità cinofile e pure una settantina di connazionali. Ma di Hale nessuna traccia.
Dov’è finito, dunque, questo militare ventiquattrenne di Middletown (Indiana) in servizio nella base Usaf di Aviano dal febbraio 2015? Prima di Aviere Halex Hale, 24 anni, è in servizio alla base Usaf di Aviano
uscire barcollante nella notte di Sacile, ha lasciato tutto a casa del commilitone: macchina, telefonino, documenti e denaro. Nessuno l’ha visto e lui non ha scritto alcun messaggio. Anche sua madre, Amy Hale, sapeva della cena, che inizialmente avrebbe dovuto essere una festa con altri invitati, poi
saltata. Aggiunge la signora Amy che a una certa ora Halex era uscito per raggiungerne un altro amico, dal quale però non è mai arrivato.
Da sabato sera la Prefettura ha deciso di sospendere le ricerche ma gli uomini del capitano Michele Grigoletto, comandante della compagnia di Sacile, continueranno a indagare. E scenderà in campo anche la Procura di Pordenone aprendo un fascicolo contro ignoti. «Se la cosa non si risolve dovremo occuparcene anche noi», ha annunciato il procuratore Marco Martani senza aggiungere altro.
Al momento gli inquirenti non scorgono reati e l’ipotesi che sembra prevalere è quella dell’incidente. Vicino alla casa del soldato serpeggia un canale che finisce nel fiume Livenza. «Potrebbe esserci caduto dentro», ipotizza l’investigatore ricordando che la sera della scomparsa il livello dell’acqua era alto e, più in là, il Livenza gonfio e impetuoso. L’affluente è poi molto particolare: «Senza appigli, difficilmente si riesce a risalire». Ma i quindici chilometri di fondali passati al setaccio, fino ai confini con il Veneto, non hanno portato risultati. Le ricerche si sono concentrate soprattutto sui corsi d’acqua per una semplice
Abbiamo bevuto molto, io sono crollato a letto e quando mi sono svegliato Halex non c’era più