Gusti, sentimenti, contraffazioni: la soglia tra virtuale e reale
Virtualità e realtà: due dimensioni che sembrano fare a pugni; due mondi che tuttavia possono spiegare qualcosa l’uno dell’altro e aprirsi a molteplici interpretazioni. Li esplora il nuovo numero de «la Lettura», il #241, in edicola fino a sabato 16 luglio con il «Corriere» al prezzo di 50 centesimi.
Se si discute di virtualità, il primo pensiero ci porta a Internet, i cui contenuti sono in grado di influenzare e mettere in discussione le scelte che compiamo nella vita (reale) di tutti i giorni. Parla della dimensione virtuale della rete e del potere che esercita sui nostri gusti il giornalista e saggista americano Tom Vanderbilt, intervistato da Serena Danna. Secondo Vanderbilt, l’influenza dei media — in particolare i social network — nelle nostre vite rende difficile capire che cosa ci piace veramente: «Una foto su Instagram di un cappuccino perfetto passa da essere un oggetto desiderabile a un noioso cliché in un intervallo brevissimo di tempo».
Se da una parte Internet crea delle difficoltà nell’individuare che cosa davvero ci piace, dall’altra può aiutare a combattere e superare stati d’animo negativi. Attraverso l’hashtag #GrowingUpShy, di cui parla un articolo di Federica Colonna, migliaia di ragazzi hanno raccontato la loro timidezza su Twitter e hanno scelto di condividere le proprie esperienze di persone introverse.
Il mondo dei media ci pone inoltre di fronte a un problema di autenticità. Della distinzione tra vero e falso si occupa su «la Lettura» Andrea Nicolotti, che analizza il frammento di papiro da cui emergerebbe la figura di un Cristo sposato — forse con Maria Maddalena? — e disposto ad accettare anche donne tra i discepoli. Dopo anni di discussioni sull’autenticità di questo «Vangelo della moglie di Gesù», presentato a Roma nel 2012, un’inchiesta ha posto fine ai dubbi e ha certificato la falsità del reperto.
Dalla virtualità ci spostiamo alla dimensione urbana e alla realtà di La copertina de «la Lettura» #241 è firmata dall’artista Carsten Höller tutti i giorni. Sui cambiamenti e gli sviluppi delle nostre città Stefano Bucci intervista il professor Richard (Ricky) Burdett, nel 2006 alla guida della Biennale di architettura di Venezia. Milano è invece al centro di un articolo di Annachiara Sacchi: qui una scoperta rivoluziona quanto si sapeva circa l’antico assetto urbanistico della città. Elisabetta Rosaspina ci parla di un centro urbano meno noto, Settimo Torinese, che si candida a Capitale italiana della cultura 2018. «La Lettura» si chiude a Eastburne, in Inghilterra, con il reportage di Beppe Severgnini da una cittadina in cui la scelta di lasciare l’Unione Europea ha ottenuto il 58 per cento dei consensi.