Campioni dalle entrate supponenti Roba da bar

Se perdi una qualificazione olimpica al supplementare, è giusto dire, come ha fatto il c.t. azzurro Ettore Messina, che alla fine sono un paio di possessi a fare la differenza. Parliamone, di quei possessi. Dell’errore uno contro uno di Ale Gentile in appoggio al tabellone, grave ma giustificabile, e soprattutto di quel pallone consegnato in difesa dal Gentile medesimo a un avversario più incredulo che sorpreso, un misto di supponenza, presunzione e deconcentrazione, come se in palio non ci fosse un posto a Rio ma una bevuta al bar tra amici. Per inciso: visto che si parla di giocatori di Milano, un D’Antoni o un McAdoo avrebbero ucciso per vincere anche una partitella d’allenamento. Altri tempi. Che ne sarà ora del basket italiano, dopo questa eliminazione? Si ripartirà, ovvio, si spera con lo stesso c.t. che, per quanto bravo, deve arrangiarsi con i giocatori che ha. Come del resto aveva fatto Simone Pianigiani. C’è un Europeo K.o. Festa Croazia, Gentile osserva

da disputare, Messina dovrà contare su un Gallinari in buona salute e su un Belinelli non in modalità «salvatore della patria» (averne, però, di giocatori che pur con un osso rotto buttano il cuore oltre l’ostacolo). E poi? Si continua a parlare di generazione Nba, ma a parte il fatto che anche le altre Nazionali sono piene di giocatori d’America, si spera ancora di cavare qualcosa da una prima scelta come Bargnani che quando il gioco si fa duro (duro?) evapora? Non è un caso che nel supplementare Messina l’abbia tenuto in panchina con sé. L’ex Nba sta cercando ancora squadra: auguri. E a proposito di squadra: Gentile ha sciolto le riserve e resterà a Milano anche la prossima stagione. Bene, verrebbe però da chiedersi se davvero ha avuto proposte serie per giocare altrove. Una cosa è certa: i migliori giocatori di questa Nazionale sono stati Hackett e Melli, ripudiati da Milano per noti motivi. Chi è stato invece il peggiore?