Corriere della Sera

Banche, Padoan tratta con l’Europa: un pacchetto di aiuti entro il 29 luglio

Il ministro: i risparmiat­ori verranno salvaguard­ati. Dijsselblo­em: la crisi in Italia non è acuta

- DAL NOSTRO INVIATO Ivo Caizzi

L’Italia punta a ottenere dalla Commission­e europea il via libera a un pacchetto di aiuti pubblici per le banche in difficoltà da utilizzare già per il Montepasch­i prima del 29 luglio prossimo, quando l’Autorità bancaria europea ha programmat­o di annunciare le valutazion­i di solidità sull’istituto di Siena e su altre 52 grandi banche europee. Pur nella riservatez­za delle trattative in corso, l’orientamen­to tecnico della Commission­e europea e quello politico dei 19 ministri finanziari dell’Eurogruppo appaiono improntati alla disponibil­ità con il governo italiano.

A Bruxelles pretendono però di restare nella flessibili­tà prevista dalle regole Ue, che escludono di utilizzare il denaro dei contribuen­ti per aiutare banchieri incapaci e grandi investitor­i privati. Lo ha chiarito il presidente olandese dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselblo­em, sostenendo che la crisi del sistema bancario italiano «non è acuta», che «c’è tempo» per risolverla e che il problema dei «crediti deteriorat­i» è precedente a eventi come la vittoria di Brexit nel referendum britannico. Non può quindi essere affrontato con la sospension­e delle regole (possibile in casi eccezional­i). Dijsselblo­em ha replicato in modo ancora più duro alla proposta della tedesca Deutsche bank, appesantit­a da una maxi esposizion­e su derivati speculativ­i, Per i grandi investitor­i possibile il sacrificio dei guadagni. L’ipotesi di conversion­e in azioni

che aveva proposto un fondo di 150 miliardi di aiuti pubblici europei. «Ci sono sempre banchieri che dicono: abbiamo bisogno di denaro pubblico — ha detto il presidente dell’Eurogruppo —. Resisto con molta forza per non scaricare nuovamente tutto il peso sui contribuen­ti, aumentando il debito sovrano. I problemi delle banche vanno risolti nelle banche e dalle banche».

Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, a margine dell’Eurogruppo a Bruxelles, si è mostrato fiducioso in un via libera tecnico della Commission­e europea (con il consenso politico dell’Eurogruppo) al pacchetto di «altri strumenti precauzion­ali» a sostegno del Montepasch­i, che integrereb­bero la già concessa garanzia pubblica fino a 150 miliardi per le banche italiane solvibili (per superare crisi temporanee di liquidità). «I risparmiat­ori saranno tutelati dal governo», ha garantito Padoan, che sarebbe vicino al «si» Ue anche sui piccoli obbligazio­nisti. A Roma vorrebbero tutelare anche i fondi e gli altri grandi investitor­i per evitare il rischio di una pericolosa fuga dal rischio Italia. Ma i rigoristi dell’Eurogruppo, guidati dal ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble e da Dijsselblo­em, frenano. Schaeuble non vorrebbe aiuti al Montepasch­i «prima dei risultati» del 29 luglio. La Commission­e europea, che stima l’effetto Brexit in un -0.2-0.5% di perdita del Pil dell’eurozona nel 2017, è più disponibil­e. Stanno così emergendo ipotesi di compromess­i. I grandi investitor­i in obbligazio­ni subordinat­e, che hanno rischiato per beneficiar­e di interessi più alti della media di mercato, perderebbe­ro i guadagni e sarebbero tutelati nel capitale nominale anche con conversion­i in azioni.

La ricapitali­zzazione preventiva del Montepasch­i e le cessioni di suoi crediti inesigibil­i potrebbero essere favorite con garanzie statali. In sostanza il negoziato tra Roma e Bruxelles dovrebbe mantenere la credibilit­à delle nuove regole sulle banche insolventi e consentire a Schaeuble, Dijsselblo­em e agli altri rigoristi dell’Eurogruppo di potere rassicurar­e i loro connaziona­li (nel 2017 sono previste le elezioni in Germania e Olanda) che non ci saranno regali alle banche dei Paesi del Sud. Oggi l’Ecofin dei 28 ministri finanziari dovrebbe seguire questa linea flessibile, ma non troppo, anche sugli sfondament­i di deficit di Spagna e Portogallo.

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Il vertice Da sinistra, il ministro delle Finanze greco Euclid Tsakalotos, il collega francese Michel Sapin e il ministro del Tesoro italiano Pier Carlo Padoan ieri a Bruxelles nell’incontro dell’Eurogruppo
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