Ovejero, la donna vice della sala stampa vaticana
Un segno del nuovo ruolo femminile nella Chiesa. Burke direttore al posto di Lombardi
CITTÀ DEL VATICANO Nelle facoltà di comunicazione è già oggetto di studio la conferenza stampa memorabile dell’11 febbraio 2013, un Papa che si era appena dimesso, i media della Terra nel panico e padre Federico Lombardi, al solito imperturbabile («bene, vedo che ci siamo tutti») che in diretta col pianeta spiegava tranquillo la faccenda come fosse la cosa più normale del mondo, tutto sotto controllo, fino a coniare lucidamente la definizione che anni dopo lo stesso Francesco avrebbe fatto propria, «è stato un grande atto di governo della Chiesa».
Con la «rinuncia» di padre Lombardi, dopo dieci anni da portavoce della Santa Sede, finisce un’epoca. E se il nuovo direttore, l’americano Greg Burke, faceva già parte dello «staff» (era il vice di Lombardi), la nomina a vicedirettrice di Paloma García Ovejero, quarantenne madrilena, la prima donna ai vertici della sala stampa vaticana, mostra tutta la portata della riforma voluta da Francesco con la nascita, il 27 giugno 2015, della Segreteria per la Comunicazione.
La scelta è coerente con la volontà di Francesco di far crescere la presenza femminile in posti di responsabilità nella Chiesa e in fondo «è normale», sorride lei, pur «sorpresa» della nomina: «Nel Vangelo sono le donne a vedere e annunciare per prime la Resurrezione, no?». Ma non si tratta solo di questo. La riforma impostata da monsignor Dario Edoardo Viganò, prefetto per la Comunicazione, porta all ’« accorpamento» di tutti i media vaticani — radio, giornale, tv, internet, la stessa sala stampa — che ora fanno direttamente capo alla nuova Segreteria. Così il Papa ha scelto ai vertici della sala stampa due giornalisti con esperienza in tutti i media (carta stampata, tv, radio, Web), a lungo corrispondenti dal Vaticano per le loro testate: le loro lingue madri sono le più diffuse, inglese e spagnolo. «Non è che il Papa abbia “scelto una donna”: ha scelto un uomo e una donna, due giornalisti. Per me è un servizio, cambia la missione ma resto una giornalista», dice Paloma Ovejero, che dal 2012 è stata corrispondente della Radio Cope dei vescovi spagnoli.
Greg Burke, 56 anni, a lungo corrispondente di Time e Fox News (nel 1998 pubblicò un libro con l’amico Carlo Ancelotti:
La prima reazione «Nel Vangelo sono le donne ad annunciare per prime la Resurrezione, no?»
«Parma: a Year in Serie A»), è «numerario» dell’Opus Dei come Navarro-Valls, portavoce di Wojtyla, e fu nominato «advisor» per la comunicazione nella Segreteria di Stato nel pieno della bufera del primo Vatileaks, prima di affiancare padre Lombardi a fine 2015. «La parola chiave è international», spiega: la sala stampa si dà un profilo sempre più internazionale.
Padre Lombardi resterà fino al 5 agosto e a fine luglio seguirà anche il viaggio di Francesco alla Gmg di Cracovia. Non lascerà il Vaticano. Dopo l’estate, del resto, sarà impegnato nella Congregazione generale della Compagnia di Gesù — è uno dei quattro «assistenti» del padre generale — che dal 2 ottobre si riunirà per eleggere il trentesimo successore di Sant’Ignazio di Loyola.