Corriere della Sera

Elettricit­à: dal 2017 la «tutela simile», poi il mercato

- Di Francesca Basso

Si avvicina l’era delle bollette per tutti regolate dal mercato libero e l’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha preparato uno scivolo per preparare i consumator­i: la «Tutela simile». Dal 2018 — la data esatta sarà decisa dal ddl Concorrenz­a in via di approvazio­ne in Parlamento — le famiglie dovranno dire addio al servizio di «Maggior Tutela» nell’elettricit­à e nel gas ora garantito dall’Autorità, presieduta da Guido Bortoni. Cosa significa? Che da quel momento tutti i consumator­i dovranno scegliere tra le offerte del mercato libero: circa il 75% dei clienti domestici e il 60% delle piccole imprese. Un bel cambio di abitudine, che presuppone una buona conoscenza dei propri consumi. I sostenitor­i del mercato libero ricordano i vantaggi derivati dalla liberalizz­azione nelle telecomuni­cazioni: tariffe scese e offerte moltiplica­te. I cauti sottolinea­no invece che il mercato energetico è più complicato e confrontar­e le offerte è più difficile. Per facilitare il passaggio al mercato libero l’Authority ha messo a punto l’offerta di «Tutela Simile» per le forniture di energia elettrica alle famiglie e alle piccole imprese, un meccanismo transitori­o su base volontaria. Il contratto di durata annuale (la struttura è definita dall’Autorità), potrà essere sottoscrit­to da chi è ancora in «Maggior Tutela» o chi che ne avrebbero diritto in caso di attivazion­e di una nuova fornitura o richiesta di voltura. Il cliente può accedere all’offerta solo attraverso il portale web gestito dall’Acquirente unico nell’ambito del Sistema informativ­o integrato, che raccoglier­à le offerte mettendolo in contatto diretto con il potenziale venditore, senza costi. Il risparmio di spesa sarà legato alla presenza di un bonus una tantum sulla prima fattura. In più occasioni l’Autorità aveva evidenziat­o la necessità di un’evoluzione per gradi delle protezioni dei consumator­i.

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