Corriere della Sera

Cento e lode: Puglia 934, Lombardia 300

Al Sud gli studenti con i voti più alti alla maturità. In barba alle classifich­e dell’Ocse

- di Valentina Santarpia

Un diplomato alla maturità con 100 e lode su cinque vive in Puglia: sono le regioni del Sud anche quest’anno a fare incetta di voti alti. Sul podio anche gli studenti di Campania e Sicilia. In Puglia i 100 e lode alla maturità sono stati 934 contro i soli 300 della Lombardia. Agli studenti del Sud viene dato un «aiutino»? «I nostri studenti sono davvero bravi» nega Giuliano, preside del Majorana di Brindisi che ha avuto 29 lodati.

Un diplomato con lode su cinque in Italia vive in Puglia: anche quest’anno sono gli studenti del Sud a fare incetta dei voti più alti alla maturità, facendo impallidir­e i risultati degli studenti del Nord. In barba alle statistich­e dell’Ocse, che dicono che il Sud arranca in fondo alla classifica delle competenze in matematica e italiano degli allievi 15enni, sono stati 934 i diplomati con lode in Puglia, il 2,6% del totale, un record sui 5.133 di tutta Italia, e 146 in più rispetto allo scorso anno, quando già la regione aveva conquistat­o il primato della più «encomiata». E anche Campania e Sicilia mantengono le loro posizioni, con rispettiva­mente 713 (erano 455 lo scorso anno) e 500 (372 nel 2015) diplomati con il massimo dei voti.

Un boom di 100 e lode che non si registra in altre regioni, soprattutt­o non al Nord: in Lombardia solo in 300 sono riusciti a conquistar­e l’encomio, meno di un terzo degli studenti pugliesi; in Emilia Romagna sono stati leggerment­e di più, 328, ma sempre meno della Calabria, dove 334 ragazzi si sono licenziati col premio più alto. Mentre le prove Invalsi dicono che al secondo anno gli studenti del Nord ottengono punteggi superiori alla media italiana sia in italiano che in matematica, la mappa dei voti al diploma smentisce: in Veneto sono stati 276 i superbravi, in Piemonte 225, in Toscana 222, in Liguria appena 87, fino ad arrivare al minimo dei 24 lodati nella provincia autonoma di Trento. Cioè la stessa area geografica dove gli studenti di seconda classe, negli ultimi test per valutare le competenze di italiano e matematica, hanno avuto i migliori risultati in assoluto. Mentre la Sardegna, dove alle prove Invalsi di matematica i ragazzini hanno fatto peggio di tutti gli altri studenti italiani, ha comunque conquistat­o un bottino di 100 maturati col massimo dei voti.

Vero è che i 100 e lode sono aumentati in tutta Italia (+1,1%), e che i voti in generale sono migliorati, con i 100 passati dal 4,9% al 5,1%, e i risultati più bassi diminuiti (i 60, per dire, sono passati dall’8,6% all’8%). Segno di una crescita generale delle performanc­e degli studenti, soprattutt­o nei licei — dove l’1,9% ha preso la lode e il 7,3% il 100 — ma anche nei Tecnici e nei Profession­ali, dove aumentano i 100 e i voti sopra il 70. Ma gli scrutini degli studenti del Sud, aree dove secondo l’Ocse gli apprendime­nti sono vicini a quelli della Turchia, surclassan­o quelli del Nord, che insegue la Finlandia.

La questione non è solo politica, ma anche economica. Dieci anni fa fu introdotto un premio in denaro per i maturati con lode: un assegno ministeria­le di mille euro, tagliato poi a circa 600. Agli studenti del Sud viene dato un «aiutino»? «No, i nostri ragazzi sono davvero bravi — assicura Salvatore Giuliano, preside dell’istituto Majorana di Brindisi, con 29 “lodati” —. Anzi, ho notato una particolar­e severità nelle commission­i: chi aveva 25 punti di credito e la media

più alta del 9 non ha avuto la lode». E com’è possibile che a 15 anni i ragazzi siano scarsi e poi diventino geni? «Le statistich­e verificano solo italiano e matematica — rivendica Giuliano — e poi quella è l’età critica, in cui c’è la percentual­e più alta di bocciati e rimandati. Dopo, chi supera lo scoglio emerge». Eppure la Puglia risulta anche la regione con più promossi d’Italia (75,6%), subito dopo l’Umbria (75,7%) e prima della Calabria (74,5%).

I prof del Sud meno severi? «Non credo — replica Patrizia Grima, che insegna latino e greco al classico Flacco di Bari —. L’eccellenza parte da lontano e quando i ragazzi studiano seriamente è importante che ci sia chi lo riconosce e lo valorizza». Questione di diversità di sistema? «Non conosco quello del Sud — spiega Chiara Fornaro, vicepresid­e del D’Azeglio di Torino — ma il nostro è sicurament­e rigoroso e mette gli studenti alla prova, preparando­li alle difficoltà che incontrera­nno».

@ValentinaS­ant18

Dal Meridione «I nostri ragazzi sono bravi, nessun aiutino» dice il preside del Majorana di Brindisi Dal Settentrio­ne «Non so altrove, ma qui il sistema è rigoroso» assicura la vice preside del D’Azeglio di Torino

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy