Mps resta sotto osservazione Moody’s: la direzione è incerta
Il titolo non ne risente in Borsa grazie agli 1,7 miliardi già in pancia ad Atlante
In una giornata in cui la Borsa è rimasta piatta sotto i riflettori è tornato ancora una volta il Montepaschi (comunque +0,49% a 0,2473 euro), in attesa che il progetto di cessione dei crediti in sofferenza vada a compimento grazie ad Atlante 2 e alla catena di sicurezza tesa dal sistema bancario italiano e e internazionale.
Sebbene le attese siano positive sull’esito dell’operazione (come ha dichiarato ieri al Corriere il presidente di Mediolanum, Ennio Doris, che ha investito 10 milioni in Atlante 2), l’incertezza delle prossime settimane sta spingendo le agenzie di rating a tenere i fari accesi sul piano messo in piedi dall’amministratore delegato Fabrizio Viola con gli advisor Jp Morgan, Mediobanca e Lazard e con l’ok della Bce.
Ieri è stata la volta di Moody’s, che ha posto sotto osservazione il rating sui covered bond di Mps per un’eventuale revisione. Ma a differenza degli altri casi in cui l’indicazione della strada è sicura (rialzo o ribasso), nel caso della banca senese la «direzione è incerta». È la seconda nota di Moody’s in due giorni su Mps: lunedì aveva emesso un’analoga revisione sul rating a lungo termine di Mps, di fatto però migliorando la sua visione sulla banca rispetto a un probabile downgrade, proprio grazie ai vantaggi promessi dal piano di cessione di 9,2 miliardi di sofferenze nette (27,7 miliardi a livello lordo) con successivo aumento di capitale fino a 5 miliardi. Insomma per Moody’s l’incertezza è legata agli «alti rischi di esecuzione» del piano di ristrutturazione Mps.
Nei giorni scorsi era stata l’agenzia Fitch a porre sotto osservazione il merito di credito «B-» di Mps e poi dei suoi covered bond. Ma dopo le note di Fitch, venerdì e poi lunedì, il titolo Mps aveva perso in Borsa. Ieri invece non ha risentito del giudizio di Moody’s, facendo anzi meglio dell’indice di Piazza Affari. Questo perché nel frattempo Atlante 2 ha annunciato essere arrivato a 1,7 miliardi con le sole adesioni preliminari (e punta a 3,5 miliardi entro luglio 2017), una cifra considerata sufficiente per far partire l’operazione di cartolarizzazione delle sofferenze di Mps. Atlante 2 comprerà innanzitutto 1,6 miliardi della tranche mezzanine di quel portafoglio. E i soldi li ha già.