Corriere della Sera

Ledecky e Hosszu si contendono il trono della regina tra record e medaglie

- Al.p.

CON I SUOI ORI SAREBBE LA 37ª «NAZIONE» DI TUTTA LA STORIA OLIMPICA

1. Usa

2. 3. 7. 34. 35. 36. 37. 38. 39. 40. 41.

Urss G. Bretagna Italia Kenya Brasile Sudafrica PHELPS Etiopia Argentina Austria Giamaica DA UNO DEI NOSTRI INVIATI

Se il re è evidente, sulla regina di Rio abbiamo ancora dei dubbi. Katinka Hosszu o Katie Ledecky? A numeri, in attesa della 4x200 stile nella notte italiana, vince la prima: tre ori a due. L’ungherese li ha vinti nei 100 dorso, 200 e 400 misti, l’americana nei 200 e 400 stile, mentre nella staffetta 4x100 stile libero si è fermata all’argento. Alla voce record del mondo, però, le due sono in parità: la 27enne di Pecs ne ha stabilito uno pazzesco nei 400 misti con 4’26”36; la 19enne di Wasgington he ha fissato un Sfidante Katinka Hosszu, 27 anni, ungherese (LaPresse) 100m farfalla 200m farfalla 200m misti 200m stile libero 400m misti 4x100m misti 4x100m stile libero 4x200m stile libero Atene 2004

OR OR OR RM RM Pechino Londra 2008 2012

OR RM RM RM RM RM RM RM altro devastante nei 400 stile, con 3’56”46. In calendario la Hosszu ha ancora una 4x200 stile che non potrà portare medaglia e i 200 dorso: se li vincerà eguaglierà il record di 4 ori individual­i femminili stabilito a Seul 1988 dalla tedesca dell’Est Kristin Otto. Per la Ledecky ci sono, oltre la 4x200, gli 800 stile, che dominerà sicuro: all’orizzonte c’è una tripletta nello stile libero che le farebbe eguagliare Debbie Meyer, che fece l’impresa a Messico 1968. Com’è chiaro, una scelta tra le due è molto difficile, e forse neanche così necessaria. Una veterana, l’altra all’alba della sua carriera, sono Rio 2016

? ? entrambe il frutto di un grande talento affinato con un lavoro durissimo in allenament­o. L’ungherese — detta Iron Lady, la signora di ferro, per i suoi programmi di gara ricchissim­i — è laureata in psicologia alla University of South California, è allenata dal marito ed è stata sfiorata anche da sospetti di doping. L’americana ha margini inesplorat­i di crescita ed è famosa per sottoporsi a carichi di lavoro massacrant­i. Se Katinka è di ferro, Katie non è da meno. E insieme stanno in un cielo inarrivabi­le per le altre.

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