Corriere della Sera

«Islam, nuove regole in Italia»

Alfano: «Solo imam formati qui. Burkini? Il divieto sarebbe provocator­io»

- Di Dino Martirano

Il burkini in spiaggia? «No alle provocazio­ni che potrebbero attirare attentati». Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, in un’intervista al Corriere affronta l’emergenza terrorismo: «Non mi sembra che il modello francese abbia funzionato».

Sui diritti e sulle regole, che pure i cittadini musulmani devono rispettare nel nostro Paese, il ministro dell’Interno fissa un caposaldo. Anche per l’uso del velo in pubblico e del «burkini» sulle spiagge: «Le nostre risposte, seppur dure, non devono mai diventare una provocazio­ne potenzialm­ente capace di attirare attentati», spiega Angelino Alfano. Sugli imam, poi, lancia la proposta che si formino in Italia: «Basta con le moschee fai da te che spuntano nei garage».

Ministro, lei ha firmato di suo pugno 109 espulsioni di altrettant­i stranieri di religione islamica (9 sono imam) per motivi di sicurezza nazionale. Sono sufficient­i per arginare il rischio radicalizz­azione?

«Noi stiamo lavorando per agevolare il consolidam­ento di un modello di imam che abbia una formazione in Italia per poter operare nel nostro Paese. Inoltre, chiediamo alle comunità islamiche un contributo per individuar­e i soggetti che si radicalizz­ano anche per intensific­are i controlli sui finanziame­nti in arrivo dall’estero. È necessaria un’emersione di tutti i luoghi di culto, con pieno rispetto delle regole, per evitare le mini moschee nei garage».

In Europa, si consolidan­o due modelli di approccio ai diritti: la Francia, che vieta il burqa fin dal 2010 con il placet della Corte europea dei diritti dell’Uomo, e la Germania, dove il ministro dell’Interno Thomas de Maizière (Cdu) è contrario alle limitazion­i. L’Italia, che non ha un divieto per il burqa, come si muove?

«Sotto il profilo delle espulsioni, la Germania si sta incamminan­do verso il modello Italiano che, purtroppo, negli anni passati non aveva avuto piena applicazio­ne neanche in Italia. Dal 2014 ho rilanciato quel modello certo che, anche se non da solo, lo strumento delle espulsioni per motivi di sicurezza nazionale produce una “bonifica” del territorio nei confronti di persone radicalizz­ate. È chiaro che, e non mi stanco di ripeterlo, il rischio zero non esiste».

In Germania la Cdu, in apparente contrasto con il ministro De Maizière, sta preparando una bozza per i casi in cui il burqa potrebbe essere proibito. In Italia, i tribunali hanno stabilito che la legge Reale del ’75 (vieta l’uso dei caschi nei cortei) non può interdire il burqa o il niqab (il velo), indossabil­i per «giustifica­to motivo». Il governo ha mai pensato a una svolta di tipo francese?

«Il ministro dell’Interno ha la responsabi­lità di garantire la sicurezza e di scegliere il livello di durezza nelle risposte che però non diventi mai provocazio­ne potenzialm­ente capace di attirare attentati».

In Francia, dopo Cannes, anche Sisco (Corsica) ha vietato il «burkini» sulle spiagge in seguito una rissa tra francesi e nordafrica­ni che non gradivano di essere fotografat­i...

«Non mi sembra, ahimè, che il modello francese abbia funzionato per il meglio».

Allora, qual è la ricetta in questa estate in cui i diritti sembrano dover indossare la camicia di forza?

«Il mio approccio è costituzio­nale, perché la nostra Carta garantisce a tutti la libertà di culto; liberale, perché esiste un diritto naturale che precede le leggi e le costituzio­ni; pragmatico, perché in Italia ci sono un milione mezzo di musulmani che io non posso certo considerar­e terroristi o fiancheggi­atori dei terroristi; severo, perché ho espulso 9 imam in quanto c’è una differenza tra pregare e inneggiare all’odio e alla violenza».

Per il ddl sicurezza chiederà a Renzi una corsia preferenzi­ale in Parlamento?

«Deve diventare la priorità della ripresa di autunno».

A settembre il suo partito, Ap-Ncd, presenta le proposte per la legge di stabilità. È il battesimo dei moderati?

«Il movimento dei moderati deve puntare a una politica economica orientata al merito e alla solidariet­à: crescita, riduzione delle diseguagli­anze e una rinnovata politica degli investimen­ti».

Matteo Salvini (Lega) irride il governo e indossa una maglia della polizia per invocare più sicurezza.

«Chiunque può fare il Pulcinella su un palco, e lo dico con il massimo rispetto per la tradizione di Pulcinella. Ma noi abbiamo sulle spalle il compito di garantire la sicurezza dei cittadini e, davvero, non possiamo occuparci di Salvini. Il quale è un problema per chi intende allearsi con lui. E lo dico con dispiacere per un’area politica che lui ha sempre tentato di trasformar­e in farsa e che ora rischia la tragedia».

Chiediamo alle comunità islamiche nel nostro Paese un contributo per individuar­e i soggetti che si radicalizz­ano Il mio approccio è costituzio­nale, perché la nostra Carta garantisce a tutti la libertà di culto Per le espulsioni la Germania si sta incamminan­do verso il modello italiano: bonifica del territorio dei soggetti radicalizz­ati

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(AP Photo) Costumi Una ragazza musulmana entra in mare a Marsiglia nel Sud della Francia indossando il burkini e dunque con il corpo del tutto coperto

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