Il miliardario ha anche promesso di tenere aperta la prigione nella base cubana
(su cui lo stesso candidato repubblicano e il suo vice Mike Pence sono stati criticati), sulla Costituzione Usa e la sharia (la legge islamica). Anche il quotidiano conservatore Wall Street Journal obietta che stigmatizzare tutti i rifugiati come minacce alla sicurezza è inaccettabile. E poi non è chiaro come Trump eviterebbe che potenziali terroristi mentano.
A differenza dell’ultima settimana, in cui l’immobiliarista newyorchese ha improvvisato nei comizi, stavolta ha letto disciplinatamente dal teleprompter. Stavolta non ha accusato Obama e Hillary Clinton di aver «fondato» l’Isis; ma li ha additati per aver favorito l’ascesa dell’estremismo, con il ritiro dall’Iraq e l’appoggio alla Primavera araba che ha rovesciato Mubarak in Egitto (scelte che ora Trump definisce errori benché in passato lui stesso le abbia condivise). Il miliardario settantenne ha spiegato che la lotta all’Isis richiede una «tenuta mentale e fisica» che la sua rivale non ha, definendola una Angela Merkel americana, pronta ad accogliere decine di migliaia di rifugiati. Inoltre, mentre ieri l’amministrazione Obama inviava 15 detenuti di Guantanamo negli Emirati — si sono ridotti a 61 — ha promesso di tenere
aperta la prigione Usa. Per molti aspetti, l’approccio di politica estera proposto è simile a quello di George W. Bush post-11 settembre, secondo il Times, il che potrebbe portare a nuovi interventi militari in Medio Oriente. Il Journal titola «Trump propone una nuova guerra al terrore» e funzionari
Guantanamo
dell’era Bush come Peter Feaver, che pure ha firmato due recenti petizioni contro Trump di esperti della sicurezza nazionale, lo definisce un discorso «sorprendentemente serio» che ruba vecchie idee finora denigrate dal candidato.
Ma l’apoteosi dell’amnesia è stata l’apparizione di Rudy Giuliani al fianco di Trump in Ohio. L’ex sindaco di New York ha dichiarato infatti che «negli otto anni prima di Obama nessun attentato islamico radicale era riuscito a colpire l’America». Ha dimenticato l’11 settembre.