Il caso della Madonna coperta, polemiche al Meeting
Video mostra una statua velata «per non offendere l’Islam». L’organizzazione: noi estranei. Meloni accusa Cl
«È vero, sì, pensa che ci hanno fatto togliere anche tutti i quadri...». Alvaro Mascioni, amministratore della Shalom Editrice, parla al cellulare dietro lo stand, al Meeting di Rimini. Avvistato il cronista, l’amnesia è subitanea. «Cosa? Non ci hanno fatto togliere nulla, assolutamente. Guardi, le regalo la Guida al Pellegrino di Medjugorje».
Finita la loquacità e anche i sorrisi, anche se tra i motti della casa editrice c’è una frase di San Giovanni Bosco: «La santità consiste nell’essere sempre allegri». A smorzare i sorrisi è la polemica esplosa dopo che una signora che gestiva lo stand della Shalom è stata immortalata in un video di Repubblica mentre velava una statua della Madonna. Con tanto di spiegazioni un po’ sconnesse: «L’hanno messa in castigo, ma la Madonna è umile e ha accettato. Ogni tanto la vengo a consolare. Loro hanno detto di coprirla, perché i musulmani la odiano». Loro chi? «Una responsabile di qui. Mi ero arrabbiata molto, ma ho accettato».
Mascioni nega tutto, anche l’evidenza: «È un foto montaggio, quella signora non c’entra con noi. E la statua della Madonna non c’è mai stata». L’organizzazione del Meeting si smarca da quel «loro». Il portavoce Stefano Pichi Sermolli dichiara «infondata» la polemica: «D’altra parte, visitando il Meeting ci si imbatte in diverse immagini della Madonna». Il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, però, si indigna: «Sono le prove generali di sottomissione all’Islam».
Ma al Meeting c’è anche lo stand di Radio Maria. Il responsabile, Andrea Rottini, nega pressioni: «La Madonna è il nostro brand e non ci hanno detto nulla. E poi l’altro giorno ho incontrato la presidente Emilia Guarnieri e mi ha detto: verrò a trovarvi, dove c’è la Madonna vengo sempre volentieri». Che sia una figura «odiata» dai musulmani, come sostiene la signora nel video, è falso, aggiunge Rottini: «C’è persino un santuario mariano in Libano». Eppure qualcuno glielo l’avrà pur detto a Shalom di mettere il «burka» alla Madonna: «Magari qualcuno è passato e ha detto di stare cauti — spiega Rottini — ma è stato un errore toglierla».
Sono scelte. Come scelta legittima è quella della megalibreria Jaca Book di avere quasi tutti i libri più recenti, ma neanche una copia della poco riverente «Scuola cattolica», di Edoardo Albinati, premio Strega 2016.