Corriere della Sera

Gli investimen­ti al lumicino e il piano del governo

- Enrico Marro

Il governo assicura che con la prossima legge di Bilancio ci sarà una spinta agli investimen­ti pubblici e privati. Sarà questa la carta per rilanciare la crescita del prodotto interno lordo che si è fermata nel secondo trimestre. Le imprese aspettano di verificare se le promesse saranno mantenute. Intanto la Cgia di Mestre ha diffuso uno studio per sottolinea­re che, «al netto dell’inflazione, tra il 2007 e il 2015 gli investimen­ti in Italia sono scesi di ben 110 miliardi di euro» ovvero del 30%. «Nessun altro indicatore economico ha registrato una contrazion­e così importante». I settori che hanno subito la riduzione più pesante sono stati i mezzi di trasporto (-49,3%) e i fabbricati non residenzia­li (-43,5%). Solo le telecomuni­cazioni (+10,2%) e la ricerca e sviluppo (+11,7%) hanno il segno più. Per fortuna, dopo essere tornati allo stesso livello complessiv­o di investimen­ti di 20 anni fa, nel 2015 c’è stata un’inversione di tendenza: un aumento dello 0,8% che ha portato le somme investite a un totale di 258,8 miliardi. Resta però che il settore che ha ridotto di più gli investimen­ti dal 2007 sono le imprese (31,5%). Non è un caso che il governo stia mettendo a punto il piano «Industria 4.0» centrato proprio sugli sgravi fiscali sugli investimen­ti e la diffusione della banda larga. Basterà?

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