Gli investimenti al lumicino e il piano del governo
Il governo assicura che con la prossima legge di Bilancio ci sarà una spinta agli investimenti pubblici e privati. Sarà questa la carta per rilanciare la crescita del prodotto interno lordo che si è fermata nel secondo trimestre. Le imprese aspettano di verificare se le promesse saranno mantenute. Intanto la Cgia di Mestre ha diffuso uno studio per sottolineare che, «al netto dell’inflazione, tra il 2007 e il 2015 gli investimenti in Italia sono scesi di ben 110 miliardi di euro» ovvero del 30%. «Nessun altro indicatore economico ha registrato una contrazione così importante». I settori che hanno subito la riduzione più pesante sono stati i mezzi di trasporto (-49,3%) e i fabbricati non residenziali (-43,5%). Solo le telecomunicazioni (+10,2%) e la ricerca e sviluppo (+11,7%) hanno il segno più. Per fortuna, dopo essere tornati allo stesso livello complessivo di investimenti di 20 anni fa, nel 2015 c’è stata un’inversione di tendenza: un aumento dello 0,8% che ha portato le somme investite a un totale di 258,8 miliardi. Resta però che il settore che ha ridotto di più gli investimenti dal 2007 sono le imprese (31,5%). Non è un caso che il governo stia mettendo a punto il piano «Industria 4.0» centrato proprio sugli sgravi fiscali sugli investimenti e la diffusione della banda larga. Basterà?