Pale d’altare e statue in salvo tra le macerie
Dalla Madonna di Cola dell’Amatrice alla Croce processionale di Pietro Vannini Senza danni le 84 opere del Museo Civico
L’arte salvata dalle macerie. Senza danni le opere del Museo Civico. L’altra faccia del sisma. Recuperata anche la copia della Sacra Sindone ad Arquata del Tronto.
Sono 84, tutte quelle registrate, le opere d’arte messe ieri in salvo ad Amatrice dal Museo Civico intitolato al grande artista locale, Cola Filotesio, detto Cola dell’Amatrice, pittore, scultore e architetto che entrò in contatto con Bramante e Raffaello: la struttura è in gran parte crollata. Salva la sua tavola «Madonna con bambino e san Giovannino», salvi anche il reliquiario della Filetta, la Croce processionale di Pinaco e la Croce processionale di Preta di Pietro Paolo Vannini, la pala della Crocefissione con i santi Francesco e Caterina, legata all’ambiente del cinquecentesco Jacopo Siculo. Nessun bene è fortunatamente danneggiato: gli 84 pezzi sono ora ricoverati nella scuola del Corpo forestale di Cittaducale per una prima analisi. Recuperata anche la copia della Sacra Sindone conservata a San Francesco di Borgo a Arquata del Tronto, messa in salvo con un tabernacolo policromo e due teche, tutte opere in legno, ora nel deposito diocesano del duomo di Sant’Emidio ad Ascoli Piceno.
Spettacolari le operazioni, tutte in zona rossa: squadre di rilevamento dei Beni culturali, i Vigili del fuoco in accordo con la Protezione civile e l’assistenza del Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale. Il primo intervento è stato affidato ai restauratori dell’Istituto Superiore di Conservazione e Restauro. La tecnica ricorda i ricoveri clinici: prima ispezione generale, rilevamento dei danni, scheda tecnica utile per il futuro ripristino. Il ministro Dario Franceschini ha parlato di «passione, professionalità e spirito di sacrificio» di chi ha partecipato ai lavori di recupero.