Muraro: la vicenda l’ha gestita la sindaca
ROMA Le otto di sera, al termine di una giornata che definire convulsa è dire poco. Paola Muraro, assessore all’Ambiente della giunta Raggi, è ancora al lavoro, in riunione.
Dottoressa Muraro, quando ha saputo delle dimissioni del suo collega Marcello Minenna?
«L’ho appreso come tutti gli altri i componenti della giunta, dalla lettera che Marcello ci ha mandato». E cosa c’era scritto? «Niente, solo una riga per dire che aveva rassegnato le sue dimissioni».
Possibile che nessuno di voi sapesse nulla?
«È così. Ma credo che non fosse al corrente neppure la sindaca Raggi».
Ma perché Minenna va via? «Non so, chiedete a lui». Si è parlato di uno scontro con la sindaca sui compensi degli staff...
«Che mi risulti non c’è stato nessuno scontro. O almeno con me Minenna non ne ha parlato».
Cosa succederà adesso?
«Niente, stiamo affrontando la questione. Certo è una risorsa in meno».
Anche i vertici delle municipalizzate sono andati via. Si aspettava l’addio di Alessandro Solidoro dall’Ama?
«Be’, come dice lui stesso nella sua lettera, è una conseguenza dell’uscita di Minenna: Solidoro infatti scrive che era legato a lui e che per una questione di opportunità fa un passo indietro».
Il problema adesso è trovare dei sostituti: capo di gabinetto, assessore al Bilancio, manager di Atac ed Ama...
«Eh sì, le posizioni mancanti vanno rimpiazzate».
La nomina di Carla Romana Raineri, bocciata dall’Anac, è stata approvata in una riunione nella quale c’era anche lei. Non vi siete accorti di nulla?
«Quelli sono problemi del Campidoglio, non del mio assessorato. Quella vicenda l’ha gestita e governata completamente la sindaca».
Ma alla fine la giunta Raggi esce indebolita o rafforzata?
«Né indebolita né rafforzata. Andiamo avanti. Il nostro impegno è quello di sostenere la Raggi fino in fondo».