Anguria, feta e nostalgia estiva
Io conosco le tentazioni estive. No, non sto parlando dei gelati, né della parmigiana e nemmeno dei peperoni ripieni. La vera tentazione estiva è l’anguria. State percorrendo in auto una qualunque strada del sud Italia e all’improvviso lo avvistate: il camioncino del mellonaro. E più vi avvicinate, più riuscite a distinguere le decine di grandi sfere verdi ammassate le une sulle altre e più venite presi da un languore proustiano. Vi ricordate di voi bambini, con una fetta di anguria fra le mani così grande che per mangiarla dovevate affondarci dentro la faccia e finivate con lo sporcarvi da orecchio a orecchio. E poi vi ricordate dei ferragosto con gli amici e ancora una volta la costante della felicità era lei, l’anguria. Così fermate l’auto, tastate qualche frutto, contrattate sul prezzo e alla fine vi caricate in macchina quei dieci chiletti di anguria, certi che, insieme a lei, porterete a casa anche una bella dose di gioventù. Peccato che poi, una volta approdati in cucina, la gestione dell’anguria si riveli problematica già dallo stivaggio. In frigo, così com’è, non entra, bisogna armarsi di coltello e procedere al taglio. Avete visto Kill Bill molte volte, ma fortunatamente resistete alla tentazione di usare il coltello come una katana; nonostante questo, vi procurate una quantità tale di tagli sulle mani che per medicarli esaurite la scorta di cerotti. Ormai vi maledite per l’incauto acquisto. Ma non preoccupatevi a tutto c’è una soluzione: l’insalata di anguria e feta. Ingredienti: anguria, feta, semi di zucca. Preparazione: Avete già fatto tanta di quella fatica a tagliare l’anguria, miei cari «dummies» (inesperti, ndr) che adesso meritate la massima semplicità di esecuzione. Sbriciolate la feta in grosse molliche, aggiungete qualche pezzetto d’anguria e decorate con i semi di zucca. Nulla a che vedere con i ricordi della vostra infanzia ma, ve lo garantisco, vi riconcilierete col mondo. E anche con l’anguria.