Via libera Ue alla fusione Wind-3 Iliad prepara lo sbarco in Italia
L’Antitrust: diverse frequenze passeranno ai francesi. Previsti 7 miliardi di investimenti
Il via libera della Commissione europea è arrivato ieri, con una settimana di anticipo: Wind e H3G Italia possono procedere con la fusione che porterà alla nascita in Italia di un nuovo gruppo che con oltre 31 milioni di clienti nella telefonia mobile e 2,8 milioni nel fisso, scavalcherà Tim e Vodafone. Bruxelles ha dato luce verde alla joint venture paritetica dopo che le controllanti, i russi di VimpelCom e i cinesi di Hutchison, hanno accettato di favorire l’ingresso nel mercato del gruppo francese Iliad, cedendo alcuni asset come le torri e le frequenze. A breve, presumibilmente l’anno prossimo, in Italia sbarcherà quindi «Free», che diventerà il quarto operatore. VimpelCom e Hutchison, ha spiegato la commissaria Ue alla Concorrenza Margrethe Vestager, «hanno proposto misure correttive considerevoli» e la nascita del nuovo operatore, con l’ingresso della società francese, fanno sì che «in Italia il settore rimanga competitivo».
Era stato il gruppo Iliad a inizio luglio ad annunciare l’accordo con Wind e H3G per rilevare, per 450 milioni di euro (oggi si dice saliti a 500) un portafoglio di frequenze. In più, la condivisione di siti di stazioni base mobili e un accordo transitorio per accedere a 2G, 3G e 4G e a nuove tecnologie della durata, rinnovabile, di cinque anni.
Hutchison e VimpelCom affermano che l’ok permetterà di sbloccare 7 miliardi di investimenti in infrastrutture di rete in Italia. Per Canning Fok, CoManaging Director di Ck Hutchison, la jv «garantirà al mercato italiano delle telecomunicazioni, quarto per dimensioni in Europa, una posizione di leadership nell’economia digitale globale». Secondo JeanYves Charlier, ceo di VimpelCom, la nuova società avrà «un livello di debito più sano e sarà in grado di ottenere una significativa riduzione della leva finanziaria nel medio termine». Un commento è arrivato anche dall’amministratore delegato di Telecom Italia, Flavio Cattaneo, che ha dichiarato di aspettarsi «un mercato migliore».
Dalla fusione, una delle più grandi in Italia dal 2007, sono attese efficienze per oltre 5 miliardi di euro al netto dei costi di integrazione. Dopo l’approvazione degli enti regolatori nazionali, la chiusura dell’operazione è attesa entro il quarto trimestre di quest’anno. Finora, si sa che il numero uno della nuova società sarà l’attuale ceo di Wind Maximo Ibarra e il Cfo sarà Stefano Invernizzi di 3 Italia. Rimane da sapere come si chiamerà la nuova società, dove avrà le sedi e come sarà strutturata la governance.
Secondo S&P, che ha pubblicato un report sull’M&A delle Tlc in Italia, inizialmente l’aggregazione di Wind e 3 Italia creerà equilibrio tra tre operatori sostanzialmente equivalenti. Ma dopo due anni, quando sarà operativa Iliad, la concorrenza si farà sentire. Ma, hanno sottolineato gli esperti dell’agenzia di rating, Iliad in Italia trova un mercato diverso da quello francese: la redditività delle telco italiane si attesta attorno a 12 euro al mese contro i 30 euro al mese offerte dalla Francia nel 2012, quando Iliad è sbarcata sul mercato.