Mps, per Profumo e Viola i pm chiedono l’archiviazione Summit sull’aumento
DAL NOSTRO INVIATO
Va verso l’archiviazione l’inchiesta di Milano aperta sull’amministratore delegato di Mps, Fabrizio Viola, e sull’ex presidente Alessandro Profumo per il cosiddetto derivato «Alexandria». Ieri i pm Stefano Civardi, Mauro Clerici e Giordano Baggio, che avevano ricevuto da Siena il fascicolo per falso in bilancio e manipolazione del mercato, hanno presentato al gip Stefania Donadeo la richiesta di archiviazione, cui i piccoli soci autori degli esposti potranno opporsi. Per i pm Viola e Profumo non avrebbero voluto occultare il derivato, che era invece iscritto a bilancio come un’operazione di finanziamento costruita su Btp per tre miliardi con Nomura.
L’operazione — nata nel 2009 per coprire 220 milioni di perdite — era stata iscritta «a saldi aperti» dalla gestione di Antonio Vigni e Giuseppe Mussari e allo stesso modo l’hanno contabilizzata Viola e Profumo, nonostante la scoperta di altri documenti, anche segreti (il «mandate agreement»). Anche sulla base delle indicazioni di Consob e Banca d’Italia, dal 2012 al 2014 la banca ha comunque fornito pro-forma una rappresentazione contabile di Alexandria come derivato, e questo farebbe venire meno il dolo, cioè la volontà di falsificare il bilancio. Solo pochi mesi fa la Consob ha imposto a Mps di riscrivere il bilancio 2015 dopo la scoperta che i Btp non erano in realtà mai stati acquistati dall’istituto senese. La mossa dei pm alleggerisce la posizione di Viola in un momento delicato, con il banchiere impegnato nel terzo aumento di capitale in tre anni. Ieri si è tenuto un summit delle banche del consorzio guidato da Jp Morgan e Mediobanca per valutare l’ipotesi della conversione dei bond subordinati — poco più di 4 miliardi, di cui 2,1 in mano a piccoli risparmiatori — per alleggerire da 5 a circa 3-3,5 miliardi la richiesta di capitali freschi. Non ci sarebbe tuttavia ancora un consenso tra gli istituti, che si aggiorneranno in un prossimo vertice in vista del board di Mps di giovedì 8.