Corriere della Sera

Fuori dal coro: la funzione morale di «Non essere cattivo»

- Di Maurizio Porro

La scoperta del cinema italiano della scorsa stagione, insieme all’originale e premiatiss­imo fantasy de noantri Lo chiamavano Jeeg Robot e alla spiritosa commedia Perfetti sconosciut­i che ha centrato il bersaglio mobile sociale, si chiama Non essere cattivo.

Ne è stato regista, quasi fino all’ultimo, fra difficoltà morali e materiali, un autore off, Claudio Caligari, prima che una malattia lo portasse via, privando il nostro cinema di una voce roca, disturbant­e, fuori dal coro. È stato finito, montato e curato con appassiona­to affetto dal produttore Valerio Mastandrea che, per far quadrare i conti, aveva perfino scritto una lettera aperta a Scorsese. Il film è scoppiato, affascinan­do molto la critica ma disorienta­ndo il pubblico che, disattento e accarezzat­o dalla tv, non vuole essere molestato con un nuovo disperato scampolo di realismo.

Un film piccolo e perciò solido, intenso, che si nutre dell’aria e del contesto suburbano che rappresent­a, due stanze con intonacate con molto dolore: la poetica di Accattone aggiornata ai tempi, vuol dire che Pasolini rimane di un’eterna attualità quando cerca tra le miserie umane.

Storia vorace di due ragazzi del sottoprole­tariato romano che tentano di uscire dalla droga e dai furti e ritrovare la retta via del lavoro: Vittorio e Cesare, amici da una vita, sono cresciuti nel degrado di Ostia. Fra amori di media lunghezza, trans della porta accanto, aneliti di violenza e tragedie di famiglia, uno forse ce la farà. È un film che graffia sullo schermo tanta è la verità con cui espone i fatti senza mai emettere giudizi: i due attori sono i più bravi in circolazio­ne, Luca Marinelli e Alessandro Borghi, ma anche Silvia D’Amico e Roberta Mattei mostrano una grinta non consueta.

È anche raccontand­o storie come questa, senza l’adesivo del lieto fine, che il cinema si riappropri­a della sua funzione morale.

Non essere cattivo

di Claudio Caligari, 2015 Sky Cinema Cult, ore 21

 ??  ?? Sbandati Luca Marinelli (31 anni) e Alessandro Borghi (29) protagonis­ti di «Non essere cattivo» di Claudio Caligari
Sbandati Luca Marinelli (31 anni) e Alessandro Borghi (29) protagonis­ti di «Non essere cattivo» di Claudio Caligari
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