Corriere della Sera

Incognita economia

- Lorenzo Salvia

nel calcolo definitivo pubblicato ieri. E lo ha fatto in modo pesante, con un meno 0,6% rispetto al trimestre precedente. Un calo che si è «mangiato» buona parte del margine positivo di tutti i servizi. E che, sommato alla flessione dell’industria, ha inchiodato a zero l’andamento del Pil.

In realtà qualche piccolo movimento verso l’alto c’è stato. Ma non è bastato a portare quel segno più che si aspettava il governo. Stavolta, prima di arrivare alle percentual­i, bisogna ragionare in termini assoluti, in milioni di euro. Nel calcolo definitivo di ieri, il Pil del secondo trimestre è salito di 213 milioni rispetto alla stima di metà agosto. Il punto è che stato rivisto al rialzo, di 159 milioni, anche il Pil del primo trimestre, proprio quello usato come pietra di paragone per misurare la crescita. Una beffa per il governo. Perché senza questa seconda modifica, grazie agli arrotondam­enti, il dato di ieri avrebbe segnato proprio quel +0,1% in cui sperava Matteo Renzi. Forse è questo il baco, il numero che il governo non ha considerat­o quando si è lasciato andare all’ottimismo. Ma due conseguenz­e positive ci sono comunque. Sommando i nuovi dati dei due trimestri, la crescita rispetto allo stesso periodo del 2015 è un po’ più alta rispetto alle vecchie previsioni: 0,8% invece di 0,7%. E sale anche la crescita acquisita per il 2016, quella che ci sarebbe con andamento zero fino alla fine dell’anno: 0,7% invece di 0,6%. Ma ieri i riflettori erano tutti su quello zero. Confermato come la battuta, un po’ machista, che ieri girava nei corridoi dell’Istat. Le statistich­e sono come il bikini: svelano tutto ma non l’essenziale.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy