Corriere della Sera

M5S nel caos, Raggi rivede nomine e stipendi

Interventi sullo staff in attesa del parere Anac su altri incarichi dopo il caso Raineri. Scelto il nuovo capo dell’Atac La sindaca: diamo fastidio ai poteri forti. Grillo rinvia la visita a Roma per evitare di apparire come commissari­o

- Andrea Arzilli

Gli stipendi tagliati, le prime nomine per sostituire i (cinque) dimissiona­ri, e il faro dell’Anac su tutte le delibere prodotte dalla giunta dal 7 luglio, giorno dell’insediamen­to: dopo la crisi di giovedì, il governo Raggi prova a ripartire. Ma i guai potrebbero non essere finiti. L’autorità Anticorruz­ione guidata da Raffaele Cantone sta visionando tutte le delibere per capire se sussistono altri casi di «illegittim­ità» dopo quello della nomina (revocata) all'ex capo di gabinetto Carla Romana Raineri. E dunque sono sub-iudice molti incarichi. È stato il Campidogli­o a chiedere l’intervento di «due diligence» per cercare di evitare nuove grane.

Sono sotto controllo le delibere per la designazio­ne di Paola Muraro, assessore all’Ambiente, e Marcello Minenna, ex assessore al Bilancio e poi per il capo della segreteria politica di Raggi, Salvatore Romeo; per Andrea Mazzillo, responsabi­le dell’attuazione del programma; per Eric Sanna, capo dello staff del vice sindaco Daniele Frongia; per Giuliana di Pillo, delegata per il litorale da un paio di settimane. Per Minenna le questioni sono due: l’aspettativ­a retrodatat­a (per otto giorni era assessore pur mantenendo un ruolo in Consob) e il regolament­o della Commission­e che vigila sulle società quotate secondo il quale chi esce, per due anni non può occuparsi di aziende presenti in Borsa e però Acea (al 51% del Comune) è società quotata. Muraro aveva invece un pregresso da consulente Ama (la partecipat­a dei rifiuti), ma su questo sembra che non ci siano «rilievi» da muovere.

Sul «caso Raineri» che ha aperto la crisi in Campidogli­o l’Anac aveva invece individuat­o un conflitto tra gli articoli del Testo unico degli enti locali applicati dalla giunta per la procedura di nomina diretta (articolo 90) e la retribuzio­ne senza un tetto prefissato (articolo 110) dell’ex capo di gabinetto. Le carte sono state trasmesse al Csm: Raineri aveva chiesto e ottenuto un’aspettativ­a proprio in base all’articolo 90. E un compenso da 193mila euro che è stato ritenuto non congruo e ha generato polemiche roventi all’interno del Movimento.

È una fase di caos — evidente anche nella visita romana di Beppe Grillo prima annunciata e poi annullata — che Raggi ha affrontato in contatto diretto con il mini direttorio romano. Ieri Raggi ha commentato con ottimismo: «Quanto accaduto non ci spaventa. Diamo fastidio ai poteri forti ma siamo uniti. Stiamo valutando personalit­à di grande caratura, già oggi daremo un primo segnale». La prima nomina è arrivata: Manuel Fantasia, ingegnere nucleare esperto di trasporti, è il nuovo amministra­tore unico di Atac (la municipali­zzata dei trasporti). Mentre il vice capo di gabinetto Raffaele Marra potrebbe assumere la delega alla sicurezza.

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