M5S nel caos, Raggi rivede nomine e stipendi
Interventi sullo staff in attesa del parere Anac su altri incarichi dopo il caso Raineri. Scelto il nuovo capo dell’Atac La sindaca: diamo fastidio ai poteri forti. Grillo rinvia la visita a Roma per evitare di apparire come commissario
Gli stipendi tagliati, le prime nomine per sostituire i (cinque) dimissionari, e il faro dell’Anac su tutte le delibere prodotte dalla giunta dal 7 luglio, giorno dell’insediamento: dopo la crisi di giovedì, il governo Raggi prova a ripartire. Ma i guai potrebbero non essere finiti. L’autorità Anticorruzione guidata da Raffaele Cantone sta visionando tutte le delibere per capire se sussistono altri casi di «illegittimità» dopo quello della nomina (revocata) all'ex capo di gabinetto Carla Romana Raineri. E dunque sono sub-iudice molti incarichi. È stato il Campidoglio a chiedere l’intervento di «due diligence» per cercare di evitare nuove grane.
Sono sotto controllo le delibere per la designazione di Paola Muraro, assessore all’Ambiente, e Marcello Minenna, ex assessore al Bilancio e poi per il capo della segreteria politica di Raggi, Salvatore Romeo; per Andrea Mazzillo, responsabile dell’attuazione del programma; per Eric Sanna, capo dello staff del vice sindaco Daniele Frongia; per Giuliana di Pillo, delegata per il litorale da un paio di settimane. Per Minenna le questioni sono due: l’aspettativa retrodatata (per otto giorni era assessore pur mantenendo un ruolo in Consob) e il regolamento della Commissione che vigila sulle società quotate secondo il quale chi esce, per due anni non può occuparsi di aziende presenti in Borsa e però Acea (al 51% del Comune) è società quotata. Muraro aveva invece un pregresso da consulente Ama (la partecipata dei rifiuti), ma su questo sembra che non ci siano «rilievi» da muovere.
Sul «caso Raineri» che ha aperto la crisi in Campidoglio l’Anac aveva invece individuato un conflitto tra gli articoli del Testo unico degli enti locali applicati dalla giunta per la procedura di nomina diretta (articolo 90) e la retribuzione senza un tetto prefissato (articolo 110) dell’ex capo di gabinetto. Le carte sono state trasmesse al Csm: Raineri aveva chiesto e ottenuto un’aspettativa proprio in base all’articolo 90. E un compenso da 193mila euro che è stato ritenuto non congruo e ha generato polemiche roventi all’interno del Movimento.
È una fase di caos — evidente anche nella visita romana di Beppe Grillo prima annunciata e poi annullata — che Raggi ha affrontato in contatto diretto con il mini direttorio romano. Ieri Raggi ha commentato con ottimismo: «Quanto accaduto non ci spaventa. Diamo fastidio ai poteri forti ma siamo uniti. Stiamo valutando personalità di grande caratura, già oggi daremo un primo segnale». La prima nomina è arrivata: Manuel Fantasia, ingegnere nucleare esperto di trasporti, è il nuovo amministratore unico di Atac (la municipalizzata dei trasporti). Mentre il vice capo di gabinetto Raffaele Marra potrebbe assumere la delega alla sicurezza.