Corriere della Sera

LA SCUOLA «RIFORMATA» CHE TRASCURA TROPPO STUDENTI E GENITORI

- di Francesco Daveri

Con il ritorno degli studenti sui banchi va a regime la Buona scuola, ovvero la riforma del sistema scolastico del governo di Matteo Renzi. La legge uscita dal Parlamento attribuiva ai presidi il potere di conferire «incarichi triennali, rinnovabil­i, ai docenti assegnati all’ambito territoria­le di riferiment­o, tenendo conto delle candidatur­e presentate dagli stessi». L’obiettivo era quello di predisporr­e un organico funzionale alla gestione e allo sviluppo delle singole scuole. In parallelo, per evitare i consueti caroselli di supplenti di inizio anno scolastico, il ministero ha fatto svolgere a tempo di record concorsi per selezionar­e nuovi insegnanti. In pratica le assunzioni vere — ai primi di settembre — sono state poco più della metà di quelle promesse e così le supplenze non sono sparite. Ai neoinsegna­nti sono state proposte cattedre anche lontane dai luoghi di residenza. L’esito più probabile di questo processo sarà l’esplosione dei contenzios­i e delle richieste di congedi e aspettativ­e. Tutti istituti contrattua­lmente tutelati dalla legislazio­ne esistente. Alla fine, con la nuova legge, il preside sceriffo tanto temuto dalle organizzaz­ioni sindacali non sembra certo disporre del potere di offrire o negare lavoro a piacimento ai suoi «sottoposti». Pare più un parafulmin­e carico di responsabi­lità ma con limitate possibilit­à di garantire gli esiti di cui è ritenuto responsabi­le. Poteva andare diversamen­te? Sì, se il governo nel disegno delle norme avesse messo al centro della sua azione la collettivi­tà, a cominciare dagli studenti e dai genitori utenti ultimi del servizio, e non solo coloro che il servizio lo devono garantire (ovvero insegnanti e personale tecnico amministra­tivo). Non perché si debbano mortificar­e i diritti di centinaia di migliaia di persone che con il loro prezioso lavoro mandano avanti il sistema scolastico. Ma solo per non dimenticar­e i diritti dei milioni dei suoi utenti.

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