«Leone, niente fusioni. L’Eurostoxx? Torneremo»
Il presidente delle Generali, Galateri: il management sta lavorando bene
CERNOBBIO «Generali punta a tornare già l’anno prossimo nell’Eurostoxx 50», sostiene Gabriele Galateri, presidente del Leone di Trieste, a Cernobbio per partecipare al tradizionale Forum The European House organizzato da Ambrosetti a Villa d’Este. A fine agosto, il gruppo assicurativo è uscito (insieme a Unicredit), dall’indice europeo che raccoglie le 50 società principali della zona euro, perché era diventato troppo poco rappresentativo in termini di capitalizzazione di mercato. «Stiamo già lavorando a questo obiettivo, per migliorare la nostra performance in Borsa e rientrare al più presto nell’Eurostoxx 50, quindi già l’anno prossimo, visto che la revisione dell’indice è annuale. Ma non dipende soltanto da noi. Mi auguro che tutto il sistema torni a funzionare correttamente. Bisogna stabilizzare i mercati, che in questo periodo puniscono soprattutto i titoli finanziari», afferma il top manager.
Un modo per rafforzare le Generali potrebbe essere un’aggregazione con un altro gruppo europeo. In estate si era tornato a parlare della francese Axa, con la benedizione di Vincent Bolloré, socio di Mediobanca con l’8%, che proprio per aumentare la sua influenza sul Leone punterebbe a crescere ulteriormente in Piazzetta Cuccia, primo azionista di Generali. Ma Galateri respinge con un sorriso l’ipotesi: «Sono solo fantasiose elucubrazioni estive. Cerchiamo di stare con i piedi per terra. Nessuna aggregazione. Il management sta lavorando bene ed è impegnato a perseguire i risultati che si è prefissato. Oggi l’obiettivo è di sviluppare la competitività, l’efficienza e soprattutto l’innovazione, fondamentale per offrire nuovi servizi che aumentino la soddisfazione dei nostri clienti». I tassi negativi però non aiutano, visto che mettono in crisi il modello di business delle istituzioni finanziarie, sempre più critiche — e non solo in Germania — verso la politica monetaria super accomodante della Banca centrale europea. «La politica monetaria della Bce sta facendo quello che deve fare ma, come dice Mario Draghi, da sola non basta. I tassi negativi da soli non possono andare bene, devono essere accompagnati da altre misure per avere efficacia e far ripartire l’economia. In ogni caso, nel breve e nel medio periodo, le assicurazioni sono meno colpite rispetto alle banche. Certo, questo livello di tassi non può durare per 10 anni».