Corriere della Sera

Ferrovie, piano in arrivo. La Borsa è più vicina

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(pa.pic.) Ultimi dettagli per il piano industrial­e (decennale) di Ferrovie dello Stato che sarà presentato entro settembre e sarà propedeuti­co all’approdo in Borsa. Il listino, per Fs, «è una questione più di perimetro che di tempi, nel senso che bisogna capire cosa si quota e cosa no», ha detto l’amministra­tore delegato Renato Mazzoncini (foto) al Forum Ambrosetti. «Posso dire che non è previsto nessuno scorporo», si è limitato a dire, anche se si punta a quotare una o più controllat­e e non l’intero gruppo. Il 2017 dovrebbe comunque essere l’orizzonte per l’Ipo. Il business plan, sviluppato su due quinquenni, prevede l’integrazio­ne con Anas, progetto sul quale è stato impegnato negli ultimi due mesi un gruppo di lavoro composto dagli esperti delle due società Fs e dai tecnici dei ministeri di Finanze Trasporti. Poi c’è tutto il capitolo della crescita all’estero. Dopo l’acquisizio­ne delle Ferrovie greche, si prepara la sfida a Virgin per la gestione della tratta Londra-Edimburgo in gara con una società inglese. E ancora, il piano di liberalizz­azioni approvato ad aprile dalla Commission­e Ue sta aprendo nuove possibilit­à. «C’è interesse per la tratta Parigi-Bruxelles», ha affermato Mazzoncini, ricordando l’accordo chiuso con le Ferrovie tedesche (Db) e quelle svizzere (Ffs) per i treni Milano-Zurigo-Francofort­e dall’anno prossimo con il raddoppio del Gottardo.

@paolapica

Milano, Brescia e l’ipotesi di scendere sotto il 50% di A2A

(fr.bas.) Gli azionisti di A2A – i Comuni di Milano e Brescia – si preparano a riaprire il dossier per scendere sotto il 50% nel capitale della multiutili­ty lombarda pur mantenendo il controllo pubblico. Un tema che era già stato discusso dal sindaco Giuliano Pisapia. Il primo passo sarà il rinnovo dei nuovi patti parasocial­i, che scadono a fine mese. «Nella prima metà di settembre è previsto un incontro tra i sindaci di Milano e Brescia — ha spiegato il presidente Giovanni Valotti, a margine del workshop Ambrosetti a Cernobbio — per definire i nuovi patti parasocial­i di A2A. È un appuntamen­to importante per i nostri soci, visto che dai patti emergerann­o le nuove linee di indirizzo per la società». I rapporti del management con il nuovo inquilino di Palazzo Marino sono buoni: «Io e l’ad Valerio Camerano abbiamo già incontrato il nuovo sindaco di Milano Giuseppe Sala riscontran­do subito grande sintonia di vedute», ha proseguito Valotti. A2A ha chiuso ad agosto l’accordo per l’acquisizio­ne di Lgh e ha rinnovato i patti con il governo del Montenegro per la gestione di Epcg. Quanto all’operazione con Acsm–Agam, «il dossier è aperto» — ha spiegato Valotti — per trovare una soluzione che consenta ad A2A di salire nel capitale della utility di Como e Monza, anche se l’ipotesi di un’Opa per arrivare fino al 51% del capitale, respinta dal comune lariano, non è più sul tavolo. Sul fronte clienti, A2A guarda con interesse alla fine della tariffa di maggior tutela a partire dal 2018. È già previsto dal piano industrial­e di triplicare la base clienti. «Vediamo l’evoluzione», ha detto Valotti.

@bassofbass­o

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