Corriere della Sera

Lo studio sullo stato della Giustizia Processo telematico, così lo Stato ha risparmiat­o 60 milioni in un anno

- DA UNO DEI NOSTRI INVIATI

Giunta alla sua seconda edizione, la ricerca sullo stato della giustizia in Italia elaborata da The European House – Ambrosetti che viene presentata questa mattina al forum di Villa d’Este, mostra una situazione generale in leggero migliorame­nto.

Le novità aiutano: il processo civile telematico sta diventando lo standard tra giudici, avvocati e profession­isti, con oltre 6 milioni di accessi giornalier­i ai documenti online. Per lo Stato, il risparmio di costi è stato di 60 milioni di euro in un solo anno. L’altra grande novità, vale a dire la nascita dei tribunali delle imprese, sta portando a risolvere nel giro di un anno ben il 72% delle controvers­ie. Ma il migliorame­nto non è ancora sufficient­e — riassume Carlo Nordio, procurator­e aggiunto di Venezia e tra gli autori della ricerca — e si notano anzi alcuni trend che non lasciano ben sperare per il futuro.

Due sono le criticità evidenziat­e dal rapporto: l’alto numero di cause pendenti e l’incidenza della corruzione sull’economia. Sono 4,5 milioni i procedimen­ti civili aperti, un livello altissimo anche se pur sempre in calo dell’8,5% sul 2014 e di quasi un quarto rispetto al 2009. Diminuisco­no anche le nuove cause: 3,5 milioni nell’ultimo anno, meno dei 4 dell’anno prima e dei 4,5 milioni del 20122013. Anche sui tempi di decisione c’è un lieve migliorame­nto: oggi la durata media di un contenzios­o civile è 532 giorni, 58 in meno dal 2012. Ma è pur sempre tre volte di più di quanto ne servono in Germania.

In generale, ci vogliono ancora circa 8 anni per arrivare a una sentenza di Cassazione

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy