Corriere della Sera

Renzi-Anpi, il confronto sarà a Bologna

- Maurizio Giannattas­io Andrea Senesi

Il presidente dell’Anpi Carlo Smuraglia Sarà il palco della Festa dell’Unità di Bologna a ospitare il confronto sul referendum tra il premier Matteo Renzi e il presidente nazionale dell’Anpi Carlo Smuraglia. Il segretario pd ha scelto il capoluogo emiliano (in una data tra l’11 e il 17 settembre) per il dibattito che lui stesso aveva chiesto a Smuraglia, il 22 agosto, per chiudere le polemiche sul mancato dibattito sul referendum alle Feste dell’Unità. «Io dirò come la penso e lui dirà come la pensa, e poi ci daremo un abbraccio», aveva detto Renzi. Smuraglia, dopo alcuni giorni di riflession­e aveva accettato a patto che «il moderatore non sia pd». «Credo — dice il governator­e della Liguria, Giovanni Toti a margine del campus dei giovani forzisti — che il centrodest­ra debba cogliere la campagna referendar­ia per candidarsi alla guida del Paese. Per farlo, si deve partire dalla piattaform­a politica che il centrodest­ra già ha». E dagli uomini e donne «che si sono spaccati la schiena sotto i gazebo». Ogni riferiment­o a Stefano Parisi è puramente voluto.

Questo per quanto riguarda Forza Italia. Per la Lega ci pensa Umberto Bossi a mettere il carico da novanta. «Se vince il referendum ci sarà da ciapà el fusil», prendere il fucile come vent’anni fa contro il centralism­o romano quando le pallottole costavano 300 lire. Solo che nel mirino questa volta finiscono anche i suoi due compagni dei tempi passati: Matteo Salvini e Roberto Maroni. «Hanno sbagliato la rotta tutti e due. Soprattutt­o Salvini che ha portato la Lega al Sud ma ha già dimostrato che il Sud non ti porta voti e perdi i voti del Nord».

Chi pensava di poter abbassare i toni sulla sfida del referendum dovrà riflettere. Perché il tema è al centro delle lotte e dei riposizion­amenti all’interno di ogni formazione politica.

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