Renzi-Anpi, il confronto sarà a Bologna
Il presidente dell’Anpi Carlo Smuraglia Sarà il palco della Festa dell’Unità di Bologna a ospitare il confronto sul referendum tra il premier Matteo Renzi e il presidente nazionale dell’Anpi Carlo Smuraglia. Il segretario pd ha scelto il capoluogo emiliano (in una data tra l’11 e il 17 settembre) per il dibattito che lui stesso aveva chiesto a Smuraglia, il 22 agosto, per chiudere le polemiche sul mancato dibattito sul referendum alle Feste dell’Unità. «Io dirò come la penso e lui dirà come la pensa, e poi ci daremo un abbraccio», aveva detto Renzi. Smuraglia, dopo alcuni giorni di riflessione aveva accettato a patto che «il moderatore non sia pd». «Credo — dice il governatore della Liguria, Giovanni Toti a margine del campus dei giovani forzisti — che il centrodestra debba cogliere la campagna referendaria per candidarsi alla guida del Paese. Per farlo, si deve partire dalla piattaforma politica che il centrodestra già ha». E dagli uomini e donne «che si sono spaccati la schiena sotto i gazebo». Ogni riferimento a Stefano Parisi è puramente voluto.
Questo per quanto riguarda Forza Italia. Per la Lega ci pensa Umberto Bossi a mettere il carico da novanta. «Se vince il referendum ci sarà da ciapà el fusil», prendere il fucile come vent’anni fa contro il centralismo romano quando le pallottole costavano 300 lire. Solo che nel mirino questa volta finiscono anche i suoi due compagni dei tempi passati: Matteo Salvini e Roberto Maroni. «Hanno sbagliato la rotta tutti e due. Soprattutto Salvini che ha portato la Lega al Sud ma ha già dimostrato che il Sud non ti porta voti e perdi i voti del Nord».
Chi pensava di poter abbassare i toni sulla sfida del referendum dovrà riflettere. Perché il tema è al centro delle lotte e dei riposizionamenti all’interno di ogni formazione politica.