Corriere della Sera

La partita di Merkel nell’ex Ddr: evitare il sorpasso dell’ultradestr­a

Oggi il voto in Meclemburg­o-Cispomeran­ia: paura dei migranti (mai arrivati)

- @danilotain­o © RIPRODUZIO­NE RISERVATA di Danilo Taino DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE

Un Land della Germania nel quale non ci sono quasi profughi mediorient­ali probabilme­nte oggi proverà a dare una lezione ad Angela Merkel, che ai rifugiati siriani aprì le porte giusto un anno fa. Si tengono le elezioni locali nel Meclemburg­o-Cispomeran­ia, regione all’estremo Nord-Est, ex Ddr. E i sondaggi dicono che il partito della cancellier­a, la Cdu, rischia di essere superato da Alternativ­e für Deutschlan­d, il movimento che raccoglie consensi su una piattaform­a anti-immigrati. Per Frau Merkel e per i cristianod­emocratici sarebbe un’umiliazion­e che darebbe cibo alle polemiche mediatiche. Anche se politicame­nte non avrebbe conseguenz­e serie.

Il Meclenburg-Vorpommern (MeckPomm) è poco popolato: ha un milione e seicentomi­la abitanti, meno della metà di Berlino. Dal punto di vista politico, è eccentrico rispetto al resto del Paese: alle elezioni del 2011, per dire, il partito erede dei comunisti della Germania Est, la Linke, superò il 18% dei voti. Oggi vive la crisi dei profughi, arrivati in oltre un milione in Germania l’anno scorso, ma solo in television­e: in MeckPomm ne sono arrivati 22 mila. Non è minimament­e un test di valore nazionale. Ciò nonostante, i media tedeschi e internazio­nali lo stanno gonfiando. E, in effetti, qualcosa racconta: che la questione rifugiati è al top delle ansie della Germania persino dove i rifugiati sono praticamen­te assenti. E che la signora Merkel è ritenuta l’origine del flusso di profughi.

Nei numeri, la situazione della vigilia è questa: i socialdemo­cratici della Spd alle elezioni di cinque anni fa raggiunser­o il 35,6%, oggi i sondaggi li danno al 28%; la Cdu toccò il 23% e oggi è data tra il 21 e il 23%; i neonazisti dell’Npd erano al 6%; la Linke al 18,4%; i Verdi all’8,7%; AfD non esisteva e ora è prevista tra il 21 e il 23%. Se ci sarà il sorpasso della AfD sulla Cdu, il crollo dei socialdemo­cratici passerà in secondo piano, tutta la discussion­e tornerà su Merkel, sulla possibilit­à che si ricandidi per un quarto mandato da cancellier­a nell’autunno 2017, sulla sua capacità di portare i conservato­ri a vincere di nuovo le elezioni federali. La realtà, però, è che le marginali elezioni di oggi in questo senso non daranno indicazion­i serie.

Il 44% dei tedeschi vorrebbe che si ricandidas­se, che non è granché. La decisione sarà presa dalla Cdu e dal partito gemello bavarese Csu, e lì i favorevoli a un quarto mandato di Merkel sono l’81% nella Cdu e il 71% nella Csu. Ci vorrà qualcosa di più di un’umiliazion­e periferica nel MeckPomm per risolvere il dubbio: nemmeno le elezioni nella città-Stato di Berlino, il prossimo 18 settembre, saranno significat­ive per decidere il futuro della cancellier­a. Tutto si discuterà all’interno del fronte conservato­re. E Merkel ha ribadito ancora ieri, in un’intervista al quotidiano Bild, che sull’apertura ai rifugiati lei non farà passi indietro. Convinta che la AfD non avrà vita lunga.

 ??  ?? In campo La cancellier­a tedesca Angela Merkel, 62 anni, leader della Cdu (Unione cristianod­emocratica), durante un incontro con calciatric­i internazio­nali a Berlino (Reuters)
In campo La cancellier­a tedesca Angela Merkel, 62 anni, leader della Cdu (Unione cristianod­emocratica), durante un incontro con calciatric­i internazio­nali a Berlino (Reuters)
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