MiTo al via, il concerto alla Scala per rilanciare l’intesa
La musica dopo lo strappo tra Milano e Torino sulla letteratura. La sfida di Sala e Appendino alle città d’arte
La musica prova a riparare quello che la letteratura ha rotto. I rapporti tra Milano e Torino, guastatisi dopo la decisione dell’Associazione italiana editori di realizzare un meneghino Salone del libro alternativo a quello sabaudo, si riavvicinano grazie all’avvio della decima edizione di MiTo, la rassegna musicale ideata nel 2007 da Francesco Micheli con Enzo Restagno che coinvolge le due città. In occasione delle due prime serate, quelle di venerdì a Torino e di ieri sera alla Scala, i due sindaci, Giuseppe Sala e Chiara Appendino, hanno parlato di programmi comuni nel campo dell’intrattenimento e del turismo. Lo scopo dichiarato è «creare sinergie per sviluppare il turismo nelle due città», lanciando più o meno velatamente una sfida a Venezia, Firenze e Roma.
«La sede per discutere del Salone del libro tra Torino e Milano sarà a Roma il prossimo 12 settembre con i ministri Franceschini e Giannini», hanno detto i due sindaci. «Quello sarà il momento per lavorare insieme e uscire da una situazione un po’ di impasse che, nostro malgrado, si è creata. Bisogna lavorare per trovare la soluzione migliore per cui non si crei danno ad alcuno». «Torino e Milano — ha aggiunto Sala — sono città con opportunità simili e rappresentano un grande asse del Nordovest». Ma nelle stesse ore, l’ex ministro Massimo Bray si radunava con gli assessori di Torino e Piemonte per definire le linee strategiche del prossimo Salone sotto la Mole. Insomma, buona volontà ma ferite aperte.
È evidente che ieri sera alla Scala i sorrisi tra i sindaci sembravano far presagire scenari di larghe intese. Complice anche la musica della London Symphony Orchestra diretta da Gianandrea Noseda, direttore musicale del Regio di Torino che, tempo fa, fu sul punto di lasciare il Regio a causa di non sufficienti programmi di internazionalizzazione. Fu l’allora sindaco Piero Fassino a ritrovare l’intesa con il maestro. Ma a parte questo episodio, negli ultimi anni Torino si è rilanciata sul piano della visibilità culturale, specie con il rinnovamento del Museo Egizio (presieduto da Evelina Christillin) e di Venaria Reale. A MiTo (presieduto da Anna Gastel e diretto da Nicola Campogrande), dedicato quest’anno al rapporto padri e figli, è affidato il compito di «facilitatore» del riavvicinamento.