I dati che smentiscono la «superiorità» europea
Al G20 di Hangzhou, Cina, che si apre oggi, l’Europa proverà a fare sentire la sua voce. Soprattutto di fronte alle due grandi potenze Stati Uniti e Cina che ieri hanno dato il segno al summit ratificando in parallelo l’accordo sul clima concordato a Parigi l’anno scorso. Sarà un’impresa. La Ue, che fino a qualche anno fa considerava se stessa un modello per il mondo, oggi è guardata con scetticismo un po’ da tutti. La ragione inizia a vedersi anche nelle statistiche, che la dipingono a colori piuttosto eccentrici rispetto al resto del mondo. Il peso specifico dell’economia europea, innanzitutto, è in caduta: dal del Pil mondiale nel al del secondo Eurostat. Soprattutto a causa della crescita cinese, passata negli stessi anni dal
al Paesi della Ue sono quelli che tassano e spendono di più. Le entrate statali sono il del Pil (dal del
il nell’area euro: negli Stati Uniti sono il in Giappone il Le spese pubbliche sono il nella Ue
nell’eurozona), anche in questo caso in crescita rispetto al del negli Usa sono il del Pil, in Giappone il
Il tasso di attività (le persone attive nel mercato del lavoro in proporzione alla popolazione) della Ue è poco più del per gli uomini e il per le donne: per i maschi è pari o superiore all’80% in tutti gli altri Paesi del G20 esclusi Turchia e Sudafrica, per le donne è inferiore a quello di Stati Uniti, Russia, Canada, Australia, Giappone, Brasile, Sudafrica. Il tasso di disoccupazione, oltre il è superiore a quello di tutti gli altri membri del G20 escluso il Sudafrica ed è l’unico a essere aumentato tra il e il Il campo nel quale i della Ue svettano sono le spese pubbliche che vanno alla protezione sociale (Welfare State), salite da poco più del del Pil nel a quasi il
nel Solo Giappone e Brasile superano il (Usa al Ma anche questo non è un modello per il resto del mondo, che anzi ritiene le spese di Welfare indiscriminato una delle ragioni della crisi di crescita della ricchezza in Europa. E ha una conferma della sua opinione nel reddito disponibile per abitante meno di
dollari nei della Ue, negli Stati Uniti, più di in Australia.Se non cambiano questi numeri, alla presunta superiorità morale dell’Europa non crederà mai nessuno nel G20.
4,5
45,2% 2004), 46,8% 33,1,
(49,4% 42%. 28% mila 13,4%.I 28 38,1% 2009 28
25% 2013. 20% 2004 48,2% 46,1 68% 10%, 35,8%. 2003 18%). (2014): 45 mila 28 35 mila 23,8% 2004: 2014. 43,2% 31,4% 2014, 78% 28
@danilotaino