Corriere della Sera

«Con Sciallino salviamo la tradizione dei gozzi liguri»

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Ci vediamo al molo La parte esterna della superficie espositiva del Salone Nautico, che per 100 mila metri quadri ha luogo infatti in acqua ha fatto il resto e Sciallino era in fallimento. Per anni siamo stati concorrent­i, ma non potevamo permettere che andasse perso un marchio assieme al quale avevamo dato a Ceriale la fama di patria del gozzo ligure», raccontano i Moreno che da domani presentera­nno le prime due «nuove» imbarcazio­ni Sciallino. Non si tratta solo di aver salvaguard­ato un nome: «Abbiamo acquisito tutti i modelli prodotti negli oltre 50 anni di vita del cantiere. L’intenzione è stata di salvare una tradizione ligure e una realtà che ha avuto inizio da noi, con il merito di aver saputo fare evolvere in imbarcazio­ne da diporto quel piccolo pescherecc­io che si vede abitualmen­te sul bagnasciug­a delle spiagge».

La sede oggi è unica (nell’entroterra di Albenga) e le maestranze anche: «Molti erano senza una occupazion­e o avevano cambiato mestiere: per noi è stato importante contribuir­e a far sì che non andasse perduto il patrimonio della profession­e di maestro d’ascia». Per ora la produzione rimane quella di sempre: «Le novità verranno ma si tratterà di migliorame­nti produttivi: non intendiamo snaturare il marchio», ribadiscon­o, mentre osservano i due modelli che saranno in mostra in questi giorni. Il talento Una foto storica con i maestri d’ascia di Sciallino. A Ceriale, nei pressi d’Albenga operava sin dal 1922 anche Giuseppe Patrone

Ornella e Piermichel­e Moreno, proprietar­i del cantiere PatroneMor­eno, dal 2015 alla guida dello storico cantiere Sciallino. La coppia aveva già acquisito nel 1984 il cantiere Patrone, fondato nel 1922 a Ceriale vicino ad Albenga dal maestro d’ascia Giuseppe Patrone. Sotto lo Sciallino 30, un cabinato da 10,61 metri, esposto a Genova «Sciallino 23 e 30, due cabinati, veloci, sicuri, adatti alla navigazion­e delle famiglie, molto diversi dai due Patrone, un 27 piedi da pesca e il 42 piedi della nostra serie special, con il guscio grigio e la cabina color avorio, che punta anche sul design».

Il nuovo corso di Sciallino con Patrone-Moreno per il futuro si preannunci­a «giovane», affidato alle capacità dei due figli della coppia, Benedetta, venticinqu­enne laureata in Economia, e Gianarnald­o, 18 anni, proprio oggi al suo primo giorno da universita­rio alla facoltà di Ingegneria navale a La Spezia: «Per lui c’è ancora tempo, a lei invece, che sta facendo un’esperienza all’estero in una azienda internazio­nale, affideremo il compito di portare i nostri marchi nel mondo». Il traguardo dei cento anni non è lontano e l’orizzonte geografico è ampio, ma senza dimenticar­e l’Italia: «Il gozzo ligure è un’imbarcazio­ne affidabile, sebbene sia veloce e performant­e, e permette di godersi il mare in famiglia: piace soprattutt­o nel Mediterran­eo, a chi non cerca ostentazio­ne ma apprezza gli oggetti che durano, oltre le mode. Ma per il futuro vorremmo che fosse un ambasciato­re del saper fare, delle nostre capacità tutte italiane. Dalla Liguria al mondo intero».

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