Pro e contro
Il taglio alle poltrone (solo per i senatori) e il capitolo risparmi Le ragioni del Sì
Diminuisce il numero dei senatori: da 315 (più quelli a vita) a 100. E i membri del Parlamento passano da 945 a 730. Un taglio di poltrone che porterà risparmi: anche perché consiglieri regionali e sindaci che siederanno in Senato non percepiranno compensi aggiuntivi
Le ragioni del No
Perché tagliare a Palazzo Madama e lasciare invariati i seggi (più numerosi) della Camera? I sostenitori del No poi sottolineano come al di là dei compensi dei senatori restano i costi per far funzionare Palazzo Madama. E criticano: Senato «dopolavoro» di sindaci e consiglieri
Addio alla navetta «Sistema più veloce» «No, si complica» Le ragioni del Sì
Addio alla navetta, con i disegni di legge che fanno più volte spola tra Camera e Senato. Solo la Camera è protagonista del processo legislativo, che diventa più veloce: tempi certi per l’approvazione dei testi e maggiore stabilità politica. Il Senato non è elettivo, ma espressione delle autonomie locali
Le ragioni del No
Il meccanismo di approvazione delle leggi, sostengono i critici, non è più semplice, ma si complica: sono previste una decina di modalità diverse, con rischi di ricorsi alla Consulta. C’è addirittura chi avrebbe preferito l’abolizione del Senato, più che il suo «svilimento» di funzioni
La legge elettorale fuori dal quesito al centro del dibattito Le ragioni del Sì
La Costituzione non è stravolta: la riforma non tocca la prima parte della Carta, i principi fondamentali. Non cambia la forma di governo, ma soltanto l’organizzazione delle istituzioni. E, sottolineano i sostenitori del Sì, l’Italicum non c’entra con il referendum: quella elettorale è una legge ordinaria
Le ragioni del No
Per i sostenitori del No l’Italicum c’entra: è l’unione tra legge elettorale e riforma nel mirino. Con il premio alla lista vincitrice, per di più con i capilista bloccati, il premier può contare su una salda maggioranza alla Camera (anche oltre il risultato delle urne), senza il contrappeso del Senato