Corriere della Sera

Aziende, ecco chi investe in salute

Da AstraZenec­a fino a Technogym e al consorzio Comieco: i piani per i dipendenti

- Enzo Riboni www.corriere.it/ economia/ lavoro

Salute e benessere? Ci pensa l’azienda. Già la legge di Stabilità 2016 ha incoraggia­to le imprese introducen­do una nuova defiscaliz­zazione dei servizi e delle prestazion­i di welfare aziendale. Ora molte organizzaz­ioni vanno oltre gli accordi di produttivi­tà, diventando una sorta di azienda-mamma che sembra dire ai suoi dipendenti: state tranquilli, anche se voi non ci pensate, al vostro benessere provvedo io.

Qualche esempio? AstraZenec­a, multinazio­nale biofarmace­utica con 750 dipendenti in Italia, all’interno di un articolato programma di welfare, cerca di evitare che i suoi dipendenti mangino i poco salutari snack offrendo, due volte alla settimana, cestini di frutta fresca. «È per incentivar­e il corretto consumo di vegetali», dice l’azienda. La quale organizza anche i «Mercoledì della salute», per «promuovere il benessere fisico e tenere sotto controllo lo stress» grazie a corse o camminate insieme.

Sulla salubrità del muoversi il più possibile punta anche Comieco, il consorzio che conta 3.400 associati tra cartiere e fabbricant­i di imballaggi. Per il benessere dei dipendenti anche fuori dal lavoro ha lanciato l’iniziativa «Contapassi»: premierà con buoni spesa sportivi i singoli o le squadre che, nel corso di un mese, avranno compiuto più passi, conteggiat­i con un contapassi in dotazione a ciascuno.

Un panorama da cui non può mancare Technogym, l’azienda che, del wellness, ha fatto la sua ragione di business e che enfatizza l’impegno per la salute dei dipendenti. L’alimentazi­one, per esempio, è al centro: il suo ristorante propone menu studiati dal Dipartimen­to scientific­o. «Sono ricette preparate con materie prime di qualità — spiega l’azienda — con basso contenuto di sale e grassi saturi e con la costante presenza di frutta e verdura di stagione. I menu prevedono ingredient­i a chilometri zero e seguono un regime nutriziona­le bilanciato sulle regole della piramide del benessere». Un’impresamam­ma che, in più, mette negli uffici i «Wellness ball» che migliorano la postura e che, per scoraggiar­e chi sta troppo seduto, allestisce alcune sale riunioni per incontri in piedi.

Gli italiani dal canto loro non disdegnano la figura della impresa-mamma visto che, secondo la nuova indagine dell’Osservator­io sanità di UniSalute (gruppo Unipol), il 65% pensa che le aziende debbano prendersi carico delle cure sanitarie dei dipendenti. Le imprese-mamma, comunque, elargiscon­o certo molte attenzioni ma ne ricavano anche un ritorno significat­ivo. Secondo l’indagine Staying@Work della multinazio­nale della consulenza Willis Towers Watson, il 79% dei datori di lavoro considera determinan­ti i migliorame­nti in tema di salute per accrescere la produttivi­tà. Gli incarichi Nuove nomine sul canale Economia del «Corriere» all’indirizzo

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy