Michielin in tour: svelo la mia anima rock
«Suono con la band nei club, una vera gavetta dopo il talent. Sono cresciuta con i Red Hot»
Dopo il disco in coppia Marracash e Gué Pequeno lanciano un tour assieme. I due rapper debuttano il 27 gennaio da Padova (tra le altre date il 31 a Milano e il 18 febbraio Roma). «È un’esperienza ambiziosa. I concerti saranno come un film noir con proiezioni nuove create da dei visual artist» dice Marra. Rilancia Gué: «Sarà il racconto delle nostre vite romanzate, all’italiana, un musical senza balletto. Ci saranno momenti solisti e altri insieme costruiti sulla forza dell’album “Santeria”».
«Sono felice perché sono coerente con quello che sto facendo. Il titolo era un manifesto, sono in trasformazione anche io».
C’è coerenza nella musica?
«Spaventa. Vedo altri artisti che vengono spinti a fare quello che funziona invece di cercare quello che funziona in loro e portarlo al pubblico».
Sento che la chiamano BB, c’entra Brigitte Bardot?
«È un gioco con le persone che lavorano cone me. È la figlia di Kill Bill nel film di Tarantino. E una con genitori così me quelli che mi ascoltano».
Lei con chi è cresciuta?
«Con i Red Hot Chili Peppers. Li conobbi con “By the Way”, la svolta pop. Andando a ritroso scoprii il loro rock funkadelico che all’inizio mi turbava ma in cui imparai a vedere la loro storia, i loro travagli. E anche nell’ultimo “The Getaway” vedo dei 50enni davanti all’Oceano che fanno il bilancio della vita. Coerenti».
Ad ogni sua avventura corrisponde un’idea sui social. Questa volta?