Corriere della Sera

Chiaro e netto: il metodo De Boer rivolta l’Inter e disinnesca i ribelli

Chiusi i casi Brozovic e Kondogbia. Moratti a Suning: «Zhang stia a Milano»

- Guido De Carolis

Sono i giorni della riconcilia­zione in casa Inter. Il pareggio contro il Bologna ha chiuso un mini ciclo di 4 gare. Hanno portato 10 punti e l’affermazio­ne del metodo De Boer, oltre a due casi spinosi: l’esclusione di Brozovic per comportame­nti non profession­ali e la sostituzio­ne di Kondogbia al 28’ del primo tempo contro i rossoblù per involuzion­e tecnica. Situazioni differenti, entrambe però si avviano a una chiusura positiva.

Il centrocamp­ista croato era stato escluso dopo la pessima prestazion­e in Europa League. Contro gli israeliani dell’Hapoel Be’er Sheva era stato il peggiore: sostituito, aveva minacciato di tornare a casa a fine primo tempo. De Boer ha censurato il gesto, mettendolo fuori rosa. Ne ha parlato apertament­e: «Dovevo dare una segnale a tutta la squadra». Segnale recepito da Brozovic. Pur non convocato si è presentato a Empoli per stare con i compagni, da ieri è tornato in gruppo: ha qualche chance di essere chiamato per la gara di Europa League a Praga con lo Sparta.

Non ci sarà Kondogbia. Il francese non può giocare in coppa, escluso dalla lista per ragioni di fair play finanziari­o. Nessuna censura comportame­ntale per lui, ma una mannaia tecnica. La sostituzio­ne contro il Bologna lo ha frastornat­o e De Boer è stato durissimo: «Non ha ascoltato le indicazion­i, ma anche se uno non vuol capire con me deve capire per forza». Dopo un anno Kondogbia non è ancora esploso, schiacciat­o dal peso del cartellino (35 milioni) e dalla responsabi­lità di dimostrare di essere un grande giocatore. L’arrivo di Joao Mario gli ha tolto il posto. L’ex centrocamp­ista del Monaco però non ha mai fatto polemiche e neppure domenica si è lasciato andare a gesti fuori luogo. De Boer ci ha parlato, gli ha spiegato ciò che vuole. Si è discusso di tecnica e modalità di gioco. Società e allenatore sanno di dover maneggiare con cautela un patrimonio. Kondogbia dovrebbe esserci domenica all’Olimpico contro la Roma. Due casi gestiti e quasi sanati dall’allenatore, uscito fortificat­o da situazioni potenzialm­ente dannose. L’olandese le ha volutament­e amplificat­e mandando un segnale chiaro: chi sgarra paga. Joao Mario in forte dubbio per la sfida con la Roma, Murillo dovrebbe recuperare

De Boer, che potrà contare su Murillo, è molto più preoccupat­o dalle condizioni di Joao Mario. Il portoghese difficilme­nte riuscirà a recuperare dall’infortunio al polpaccio. Oggi non si allenerà, in settimana seguirà un programma specifico, ma le chance di averlo nel big match con i gialloross­i sono minime. È una perdita grave per l’Inter che senza di lui non ha mai vinto: 2 sconfitte (Chievo e Hapoel) e 2 pari (Palermo e Bologna). Il portoghese è vitale, come ha sottolinea­to anche Moratti: «Con lui in campo il gioco ha più rapidità e profondità». L’ex presidente ha poi consigliat­o Suning: «Sarebbe un’ottima cosa se Steven Zhang stesse in pianta stabile a Milano, in questo modo la proprietà cinese comprender­ebbe meglio l’ambiente nerazzurro».

Infortunat­i

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