Chiusa la task force anti razzismo, Fifa nella bufera
La motivazione: il lavoro è stato concluso. Ma la decisione solleva aspre polemiche
È di nuovo bufera sulla Fifa, ma stavolta non sono le inchieste giudiziarie a far tremare il palazzo del calcio. Piuttosto è la decisione di smantellare la task force anti razzismo istituita tre anni fa dall’allora presidente Sepp Blatter. Per modi e tempi la scelta suona come un autogol. Con una lettera la Federcalcio mondiale ha ringraziato i componenti della commissione spiegando che il loro lavoro è finito.
È avvenuto tutto alla vigilia della presentazione, a Manchester, di un nuovo premio sulla diversità, il che aggiunge il sapore della beffa all’intera vicenda. Possibile che la lotta alla discriminazione in campo e fuori non rientri più fra le politiche in agenda della Fifa? L’osservatorio inglese «Kick out» ha subito preso posizione esprimendo «perplessità e preoccupazione» soprattutto in vista dei Mondiali 2018 che si giocheranno Presidente Gianni Infantino, 46 anni, successore di Sepp Blatter alla guida della Fifa (Epa) in Russia, un «Paese noto per razzismo e abusi sulle minoranze» ha scritto in una nota. Domani la sfida di Champions fra Rostov e Psv Eindhoven si disputa con mezzo stadio chiuso a causa dei cori offensivi dei tifosi russi nel preliminare con l’Ajax.
Tra le voci critiche si leva quella del Principe giordano Ali bin al Hussein. Per il candidato alla poltrona di Blatter, uscito sconfitto nel confronto con Gianni Infantino, «la battaglia contro il razzismo nel calcio è ancora lunghissima. Ed è vergognoso dire, come sostiene la Fifa — ha aggiunto —, che le raccomandazioni della task force siano state recepite e portate a termine». A Zurigo infatti spiegano che il programma della commissione, nata come organo provvisorio e presieduta fino a un anno fa da Jeffrey Webb, arrestato con l’accusa di frode, è stato inglobato nel nuovo piano generale elaborato da Infantino. A metterci una pezza ci prova la segretaria generale, Fatma Samoura: «Sono la prova vivente che sul razzismo applichiamo tolleranza zero». Senegalese, una vita in prima linea con l’Onu nei posti più «caldi» del pianeta: basterà la sua difesa a placare gli animi? gli anni di vita della task force anti razzismo istituita dall’ex presidente Sepp Blatter. La Fifa ne ha giustificato la chiusura affermando che gli obiettivi della task force sono stati raggiunti