Corriere della Sera

LA NASCITA DEL GENITORE «SOCIALE»

- Di Cesare Rimini

Le cronache di tutti i giorni segnalano vicende processual­i che vedono bambini protagonis­ti, talora inconsapev­oli, altre volte purtroppo partecipi. Va subito detto che quando si parla di bambini c’è un tema, un modulo dominante, la individuaz­ione dell’«interesse del minore».

È chiaro che il vero problema, per i giudici, per gli avvocati e per tutti quelli che sul piano psicologic­o devono cercare la soluzione del conflitto che riguarda un bambino, è individuar­e il vero interesse del minore, e trovarlo velocement­e. Non servono le enunciazio­ni vuote.

Quando le cronache si sono occupate della legge sull’unione civile tra persone dello stesso sesso con l’esclusione della normativa relativa alla stepchild adoption, l’adozione del figlio del partner, naturalmen­te l’interesse del minore ad avere una coppia di genitori che si occupino di lui è stato accantonat­o.

In questi giorni poi la Corte Costituzio­nale ha correttame­nte detto che anche senza l’inseriment­o della stepchild adoption, la legge italiana ha gli strumenti necessari a tutelare il diritto alla continuità affettiva tra il minore e l’adulto che, pur non essendo il genitore biologico, ha svolto negli anni la funzione genitorial­e. Dando spazio al «genitore sociale» si è fatto riferiment­o chiarament­e all’interesse del minore. Ogni provvedime­nto che salvaguard­i nel caso concreto la figura non parentale richiede comunque un’indagine del giudice.

L’esclusione di un rapporto consolidat­o costituire­bbe una condotta pregiudizi­evole del genitore biologico.

La stessa pronuncia della Corte Costituzio­nale ha fatto scrivere a qualche commentato­re che la legge consentire­bbe persino a una «tata», a una bambinaia, il diritto di rivendicar­e il mantenimen­to di un rapporto con il bambino allevato e cresciuto per anni, e a lei legatissim­o.

C’è stata poi la notizia di questi giorni, relativa alla procedura di adozione del figlio della «coppia dell’acido». Un bambino che ha incontrato in carcere i suoi genitori e i suoi nonni per quattordic­i mesi e che ora il Tribunale per i minorenni ha deciso che dovrà essere dato in adozione a una famiglia estranea. I genitori e anche i nonni sono stati ritenuti non adeguati a prendersen­e cura. È stato subito sospeso ogni rapporto con i parenti, anche nella forma di incontri vigilati in carcere. Un provvedime­nto di questo genere è destinato a molti e contrastan­ti giudizi e deve avere alla sua base esclusivam­ente il mitico interesse del minore.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy