La sinistra anarchica, il Pci, Grillo: la politica di Fo, passione estrema
Il sodalizio con Beppe: «Ci conosciamo da 40 anni, siamo due giullari»
Dario Fo durante il suo intervento nel 1976 alla Fargas, una fabbrica di Novate Milanese che rischiava la chiusura dopo tre anni di lotte operaie Contro la repressione Dario Fo durante lo spettacolo che concluse in piazza VIII Agosto, a Bologna, il convegno contro la repressione del settembre 1977 ancora una volta il debutto ufficiale di una nuova passione politica. Fino a quel momento aveva oscillato seguendo i propri umori e mai una linea precisa. Nel 2005 si presentò alle primarie milanesi del centrosinistra contro il candidato ufficiale del Ds, Bruno Ferrante. A sostenerlo c’era anche il gruppo «Amici di Beppe Grillo», un embrione di M5S.
Persino in quel 2013 il suo sostegno venne diviso a metà con la Rivoluzione civile di Antonio I trent’anni di Piazza Fontana Fo e Franca Rame in piazza della Scala, in occasione del trentennale della strage di piazza Fontana del 12 dicembre 1969 Ingroia. La matrice della militanza pentastellata di Fo è sempre stata chiara. In alto a sinistra, talvolta salutava così i giornalisti che lo disturbavano al telefono. «Non sono un moderato e non lo sarò mai» era un altro dei suoi tormentoni. Le sue poche uscite pubbliche in disaccordo con Grillo sono avvenute su quelle che lui stesso definiva come scivolate a destra del comico ligure, a cominciare dalla questione dello ius soli. «Compagno Dario, che ci facevi su quel palco?» gli chiese il disegnatore Vauro dopo il Vaffa day genovese del dicembre 2013, durante il quale Grillo parafrasò Mussolini con un «Vincere, e vinceremo».
Il successo dei Cinque Stelle alle politiche del 2013 lo prese alla sprovvista. Fo si era sempre trovato su posizioni minoritarie. «Adesso scopro che siamo quasi maggioranza. La mia prima volta, a 87 anni...». Negli ultimi tempi, dopo il passo di lato fatto da Grillo e la 5 Stelle Fo in una foto recente con Beppe Grillo, di cui era grande amico: il drammaturgo ha sempre sostenuto le idee politiche del M5S
Ai tempi della Liberazione si credeva di cambiare tutto: non era così
morte di Casaleggio, un uomo che lo ha sempre incuriosito molto, era diventato un punto di riferimento per consiglieri comunali e regionali lombardi che gli chiedevano lumi e consigli. Aveva organizzato una vendita dei suoi quadri per sostenere i candidati alle ultime elezioni comunali.
La sua ultima uscita in pubblico con Grillo risale allo scorso 6 agosto a Cesenatico. I Cinque Stelle organizzavano una serata in spiaggia per parlare di Costituzione. Lui era reduce dalla presentazione di Darwin, la mostra delle sue opere recenti. Era stanco. Si era comunque seduto tra il pubblico sorbendosi fino all’ultimo tre ore buone di dibattito. Fo ha rappresentato l’anima di sinistra del Movimento. M5S non perde soltanto il suo volto più conosciuto nel mondo, ma un pezzo della sua identità.