Buccarella: era ora, ma si può essere ancora più garantisti
«Penso che l’introduzione del codice etico fosse necessaria. Se fosse arrivata prima sarebbe stato anche meglio, ma almeno ora ci sono dei criteri chiari e oggettivi in cui muoverci»: Maurizio Buccarella, senatore pentastellato, avvocato, accoglie la novità con un «giudizio positivo».
Tra voi parlamentari Cinque Stelle c’è chi lamenta però una forte discrezionalità nelle scelte da parte del garante e dei probiviri….
«La discrezionalità è inevitabile. Non credo si potesse fare diversamente: qualcuno dovrà pur giudicare se una condotta è lesiva dell’immagine o meno…».
Ma non c’è il rischio che la discrezionalità paventata da alcuni possa aumentare le tensioni tra voi?
«Al contrario. Il regolamento in questo caso ci può aiutare. Ha norme chiare».
Sarà come dice lei, però al momento nelle chat parlamentari qualcuno come Riccardo Nuti, come ha rivelato l’Adnkronos, ha già mosso critiche.
«Quello che è contenuto nelle chat interne è destinato solo alle chat interne: non credo debba essere argomento di discussione con i media».
Sul web alcuni sostengono si tratti di un codice ad personam nel caso di un avviso di garanzia a Virginia Raggi: è così?
«Non credo: sono norme che valgono per tutti».
Ma lei che impressione si è fatto? È una svolta garantista?
«La parola garantismo è stata usata spesso in modo improprio. Il codice a me piace, ho un giudizio positivo, perché ha un certo equilibrio «La prescrizione dopo il rinvio a giudizio fa scattare una sanzione che mi pare eccessiva» tra presunzione di innocenza giudiziaria e possibilità di difendere l’immagine del Movimento».
Nessuna perplessità?
«Una sola. La prescrizione dopo il rinvio a giudizio fa scattare automaticamente una sanzione che, in questo caso, mi sembra eccessiva perché lascia alla fortuna o alla solerzia di un magistrato la possibilità di essere escluso o meno dal ruolo che ricopre nel Movimento. In questa circostanza c’è anche troppo poco garantismo, ma spero si possa discutere di modifiche in futuro».
Già in questi giorni avete proposto delle idee da sottoporre a Grillo e Casaleggio: volete far sentire di più il vostro peso?
«Noi siamo passeggeri. L’importante è lasciare qualcosa di ben chiaro a chi verrà nel Movimento dopo di noi. E non è detto che Grillo e Casaleggio non abbiano prestato ascolto alle nostre proposte».
Il codice a me piace, la discrezionalità è inevitabile Le tensioni tra noi? Il regolamento ha norme chiare e ci può aiutare
Comunque nel gruppo parlamentare le tensioni rimangono elevate: cosa pensate di fare?
La perplessità
«Dobbiamo solo stare uniti e andare avanti, continuando con coerenza. Non voglio alimentare polemiche sterili e dannose».