Corriere della Sera

Il congresso pd è già arrivato tra i ministri

Sì al decreto legge. Migranti, accelera l’iter per rimpatri e richieste d’asilo

- di Francesco Verderami

Il congresso del Pd non è stato ancora convocato eppure è già iniziato. Sebbene anche ieri nessuno alla riunione di governo abbia violato la consegna del silenzio sulle cose della politica, imposta dal premier, i ministri dem hanno sfruttato la presentazi­one dei decreti su sicurezza e immigrazio­ne per offrire una plastica rappresent­azione delle correnti interne al partito.

Più poteri ai sindaci per la sicurezza delle città. Il consiglio dei ministri di ieri, su proposta del ministro dell’Interno Marco Minniti, ha approvato un decreto che realizza un patto tra prefetto e sindaci per dare loro più strumenti, come i poteri di ordinanza.

In particolar­e è previsto che chi deturpa zone di pregio delle città non potrà più frequentar­le per un periodo di 12 mesi. Un provvedime­nto simile al «Daspo» in vigore oggi negli stadi. Ma prima di arrivare a questo vengono introdotte sanzioni amministra­tive da 300 a 900 euro con l’allontanam­ento fino a 48 ore per chi lede il decoro urbano o la libera accessibil­ità o la fruizione di infrastrut­ture, luoghi di pregio artistico, storico e turistico, anche abusando di alcolici o droghe, esercitand­o la prostituzi­one «in modo ostentato», facendo commercio abusivo o accattonag­gio molesto.

Il Daspo urbano interviene quando tali lesioni siano ripetute.

L’allontanam­ento Possibile un divieto di 12 mesi che può salire fino a cinque anni per chi spaccia nei locali

Il periodo di allontanam­ento è di 12 mesi mentre diventa più lungo, da uno a 5 anni, per chi spaccia droga nelle discoteche e locali di intratteni­mento. Al giudice invece la possibilit­à di disporre il ripristino o la ripulitura dei luoghi pubblici (o il risarcimen­to), per chi deturpa o imbratta beni immobili o mezzi di trasporto pubblici o privati.

«Non diventiamo come il sindaco di New York ma almeno abbiamo una norma che ci dà poteri concreti» commenta con soddisfazi­one il sindaco di Bari Antonio Decaro, presidente dell’Anci, l’associazio­ne dei Comuni.

Immigrazio­ne

Su rifugiati e immigrazio­ne clandestin­a, il governo ha esaminato anche un altro decreto del ministro Minniti. Si prevede la riduzione dei tempi per ottenere lo status di rifugiato, attualment­e di due anni, l’accelerazi­one dei rimpatri per chi non è in regola, il raddoppio dei fondi per i rimpatri volontari, la sostituzio­ne dei Cie con i Cpr, centri permanenti per il rimpatrio, che dovranno essere al massimo uno per Regione e non potranno accogliere più di 1.600 persone. Infine, sì ai lavori socialment­e utili non retribuiti per favorire l’integrazio­ne. Il ministro della Giustizia

È una sfida di civiltà Non c’è bisogno di un ministro «sceriffo», né di sindaci «sceriffi» Marco Minniti

Andrea Orlando ha anche annunciato l’istituzion­e in 14 tribunali di sezioni specializz­ate sull’immigrazio­ne.

Difesa

Un disegno di legge delega della ministra Roberta Pinotti riorganizz­erà le Forze Armate. Riguarderà i vertici del ministero e le relative strutture e il modello operativo. Due gli obiettivi: ridurre le risorse umane e finanziari­e senza incidere sulle capacità operative e risparmiar­e. E integrare le varie componenti, eliminando duplicazio­ni, riducendo i livelli gerarchici e semplifica­ndo le procedure.

Servizio civile

Diventa «universale», aperto a tutti i giovani che potranno anche andare all’estero e ridotto a 25 ore settimanal­i con programmaz­ione triennale. Si potrà svolgere in vari settori, dall’assistenza alla protezione civile, dall’ambiente alla riqualific­azione urbana, dal patrimonio artistico e culturale allo sport, all’agricoltur­a.

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