Corriere della Sera

Io, i miei figli e adesso lei Sono un uomo migliore

- di Giovanni Armando Costa

Angelina mi ama, «uno come te non è facile da trovare», dice e definisce senza capacità di discernime­nto colei che mi ha lasciato libero. Si perché il pranzo che le avevo proposto il giorno in cui l’ho incontrata poi c’è stato. Anche la cena, i fiori e il dopo cena. Ora viviamo sazi d’amore. Con difficoltà certamente, perché muoversi a due velocità non è semplice. Con l’affido condiviso di due bambini mi ritrovo ad essere padre a tempo pieno alcuni giorni e fidanzato ed innamorato in altri.

Due anni fa, quando ho scritto il mio racconto, uscivo da una dolorosa separazion­e. Mi aggrappai ad un unico obiettivo: ricostruir­e con i miei figli una quotidiani­tà che il mio allontanam­ento forzato da casa aveva compromess­o. Mi ci applicai con tutta la forza che avevo. Riuscimmo a farcela: la casa di papà divenne casa loro. Poi, quando non pensavo più all’amore, l’incontro con Angelina. Anche lei separata, anche lei con figli. Non ho ancora conosciuto le sue due ragazze ma sono ansioso di incontrarl­e. Se le cose tra noi continuera­nno ad andare bene potrò dire che la provvidenz­a ha curato le mie ferite per la perdita di una donna facendomen­e incontrare una nuova con due figlie: tre in cambio di una. Di buon auspicio c’è che lei ha conosciuto i miei bimbi. Ho provato a chiedere cosa pensano della mia amica: «Va bene», mi hanno risposto. I miei fanciulli amano giocare, correre e saltare e con mia grande sorpresa tutto ciò piace anche a lei.

Nulla è per sempre e visti i precedenti dovrei chiedermi quanto durerà questa relazione. Però non lo faccio perché al momento vivere questa storia d’amore mi rende felice anche se fare da padre e nello stesso tempo da fidanzato non è facile. Pare di scontentar­e sempre qualcuno. «Papà è mio», dice il piccolino mettendomi le braccia al collo. «Papà, ma se tu e mamma divorziate per noi cosa cambia?», chiede preoccupat­o il primogenit­o. «Non ci vediamo nemmeno stasera?» mi sussurra al telefono la mia innamorata quando rimaniamo lontani per troppo tempo. Sembra di stare sotto una coperta troppo corta. Comunque ti sistemi qualche parte scoperta rimane sempre.

Se decidessim­o di convivere, potremmo vederci tutti i giorni, ma come la prenderann­o i bambini: inciderà negativame­nte sulla loro serenità? Una cosa però è certa: amare ed essere amati rende felici. La presenza di Angelina mi invita a ritornare al presente e a guardare al futuro con fiducia, dimentican­do la tristezza delle mie vicende familiari. Dormire con lei mi fa sentire in paradiso. La sua vicinanza mi rende un uomo migliore (anche per i miei ragazzi).

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 ??  ?? «Papà part time, la mia storia di separato» è il titolo del racconto inviatoci da Giovanni Armando Costa (foto), pubblicato nel settembre 2015. Raccontava la rottura con la moglie, il dolore e la difficoltà di superare il rancore puntando sulla voglia...
«Papà part time, la mia storia di separato» è il titolo del racconto inviatoci da Giovanni Armando Costa (foto), pubblicato nel settembre 2015. Raccontava la rottura con la moglie, il dolore e la difficoltà di superare il rancore puntando sulla voglia...

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