Corriere della Sera

Zielinski e Giaccherin­i liquidano il Genoa

Il Napoli batte i rossoblù, si piazza al secondo posto in attesa della Roma e può pensare al Real Madrid

- Napoli Genoa 2 0 Luca Valdiserri

DAL NOSTRO INVIATO

Un tempo per pensare al Real Madrid e uno per fare il proprio dovere, battere il Genoa e tornare per qualche ora al secondo posto, in attesa di Crotone-Roma. Era facile da prevedere e Sarri lo aveva fatto alla vigilia: il vero pericolo per il Napoli, nell’anticipo degli anticipi, era proprio il Napoli.

E così è stato per mezzora, con una squadra troppo «bassa» e senza aggressivi­tà, forse spaventata dalla botta presa da Mertens dopo 3 minuti, con il belga che è rimasto a lungo a terra, facendo spaventare tutto il San Paolo. Il primo tempo si è chiuso sullo 0-0 e Sarri si è fatto sentire negli spogliatoi. È soltanto nella ripresa, infatti, che il tecnico convince la sua squadra a non lasciare per strada altri punti casalinghi (sconfitta contro la Roma, pareggi con Lazio, Sassuolo e Palermo). Aiuta moltissimo l’assist al contrario di Hiljemark, che al 5’, anziché rinviare verso l’esterno, come insegnano anche all’oratorio, serve Zielinski. Il polacco si inserisce centralmen­te e carica il cannone

Giaccherin­i Col Real una partita bellissima da giocare, abbiamo entusiasmo e tanta voglia. Sono i migliori del mondo ma ci proveremo

presenza da titolare per Giaccherin­i e primo gol dal limite dell’area. Gol e fine anticipata della partita, mandata in pensione poco dopo dal primo gol napoletano di Giaccherin­i, alla prima presenza da titolare dopo aver mugugnato sul suo scarso utilizzo. In tutte e due i gol c’è lo zampino di Dries Mertens, che per questa squadra è diventato decisivo come Higuain. Forse anche di più.

Il Genoa ha chiuso il suo campionato nella giornata di gloria contro la Juventus. La squadra di Juric è arrivata a 8 Protagonis­ta Piotr Zielinski, autore del gol dell’1-0, nel cuore della difesa del Genoa (Afp)

sconfitte, 2 pareggi e una sola vittoria nelle ultime 11 gare, tra campionato e Coppa Italia. Il tecnico croato ha rinunciato al solito 3-4-3, per coprire di più le fasce. Laxalt è scalato terzino sinistro per un 4-4-1-1, con Simeone unica punta e Rigoni centrocamp­ista più avanzato. Ha funzionato per 30’, poi i rossoblù hanno dovuto pagare dazio anche alla sfortuna con gli infortuni a Gentiletti e Veloso, costati due cambi repentini. L’ingresso di Cataldi, ad esempio, ha indebolito la squadra. L’unica fortuna è che il Palermo è a -11, ma se fossimo Juric non ci sentiremmo tranquilli.

Sarri non ha esagerato nel turnover: Maggio e Giaccherin­i per gli squalifica­ti Hysaj e Callejon. L’assenza dello spagnolo, che fin qui aveva giocato 136 partite su 137 e non ne aveva saltata una in campionato dal 24 febbraio 2014, si è sentita di più, ma il suo sostituto Giaccherin­i è andato in gol. Quando la squadra funziona, si può cambiare qualche pezzo. Hamsik ha risparmiat­o le energie, Zielinski sembra il più in forma e non sarà facile decidere il centrocamp­o di Madrid, dove il Napoli arriva con 11 vittorie e 2 pareggi tra Champions, campionato e Coppa Italia. Bale non ci sarà, un motivo in più per sperare nell’impresa.

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