Corriere della Sera

La ex 007 Usa del rapimento Abu Omar verso l’estradizio­ne da Lisbona a Roma

- Di Giuseppe Guastella gguastella@corriere.it

Dopo anni di annunci, ai quali non è mai seguito nulla, stavolta sembra sia arrivato il momento in cui Sabrina de Sousa sarà estradata in Italia. L’ex agente Cia, condannata in via definitiva per il rapimento a Milano di Abu Omar a 7 anni di reclusione, di cui 3 coperti da indulto, potrebbe essere consegnata presto dalle autorità portoghesi a quelle italiane al termine di un iter giudiziari­o che ha creato e crea non pochi imbarazzi tra Italia e Usa. La de Sousa, 61 anni, sarebbe l’unica a finire in cella dei 26 imputati condannati per il rapimento nel 2003 dell’ex imam della moschea di viale Jenner, a sua volta condannato a Milano a 6 anni per terrorismo internazio­nale. Nata in India e in possesso di doppia nazionalit­à, portoghese e americana, de Sousa fu arrestata nell’aeroporto di Lisbona nell’ottobre 2015 in esecuzione di un mandato di arresto europeo dopo che si era vista rigettare una serie di appelli e istanze dalla magistratu­ra italiana. Quando fu fermata, era in possesso di un biglietto di andata e ritorno per l’India dove si sarebbe dovuta recare a fare visita alla madre. Dopo una breve permanenza in camera di sicurezza era stata rilasciata in attesa che sulla questione si pronuncias­se la Corte Costituzio­nale del Portogallo che a giugno 2016 ha respinto anche la sua ultima istanza. La donna si è sempre difesa sostenendo di non essere mai stata formalment­e informata della sentenza di condanna della Cassazione italiana e di non aver potuto usare durante il processo documenti riservati della Cia, dalla quale è uscita nel 2009, che avrebbero potuto provare la sua estraneità al rapimento Abu Omar portato a termine dagli 007 americani con il supporto dei vertici dell’allora Sismi. Ha anche dichiarato che quel giorno era in settimana bianca con la figlia. L’ex agente sarebbe stata arrestata lunedì e rinchiusa in un carcere nei pressi di Lisbona in attesa di essere imbarcata su un aereo diretto a Roma. Una volta in Italia la battaglia legale riprenderà perché l’estradizio­ne sarebbe stata concessa nell’ipotesi di un nuovo processo, che però non è previsto se non nella forma della revisione, ma in questo caso devono emergere elementi nuovi che al momento non sembrano esserci. Non è escluso, dicono fonti del ministero della Giustizia, che dopo qualche settimana di permanenza in carcere possa essere addirittur­a riconsegna­ta al Portogallo. C’è poi la questione di una richiesta di affidament­o in prova ai servizi sociali, ma è necessario prima scontare un periodo in cella. Infine, pende una richiesta di grazia davanti al presidente della Repubblica. L’hanno già ottenuta tre agenti che partecipar­ono all’operazione, che però erano stati fatti rientrare negli Usa. Grazie al segreto di Stato, invece, la magistratu­ra non ha potuto procedere nei confronti dei vertici del Sismi.

Condannata Sabrina de Sousa, 61 anni, era stata condannata in via definitiva a sette anni per la «rendition» dell’imam di viale Jenner nel 2003

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