Corriere della Sera

Espirito Santo: «Leo non gioca? Sono felice»

- P.tom.

«Se mi dite che Bonucci non giocherà, sono molto felice…». Viva la sincerità: Nuno Espirito Santo, allenatore del Porto, non vede l’ora di sperimenta­re la sua nuova coppia d’attacco anche in Champions e spera di ottenere qualche vantaggio, se non tecnico almeno psicologic­o, dalla situazione in casa Juve. Accanto al talento cresciuto in casa, l’aspirante surfista André Silva (18 gol in stagione, clausola rescissori­a da 60 milioni), a gennaio è arrivato il brasiliano Tiquinho Soares a dare più muscoli e profondità al gioco dei Dragoni, secondi in campionato a un punto dal Benfica. Il Porto è una squadra tecnica, è arrivata 2ª nel girone dietro al Leicester e ha perso una sola partita nelle ultime 14 di Champions a eliminazio­ne diretta. Senza contare che l’ultimo successo di una squadra italiana (Milan, 1993) fu al vecchio stadio Das Antas. Da allora, una vittoria e 4 pari tra cui quello con la Roma, eliminata nei preliminar­i ad agosto. «Sogno un gol a Buffon», dice Silva, 21 anni, numero 10 sulle spalle e un mix interessan­te di tecnica e potenza. E Gigione — che ormai ha raggiunto vertici oratori altissimi — lo spiazza: «Gli auguro di realizzare il suo sogno, ma naturalmen­te col nostro passaggio del turno: sarebbe bello far felici più persone possibile. Mi hanno detto che sarà la mia 100ª gara in Champions. Ma lo confesso: pensavo fossero molte di più e il mio ego ne è uscito ferito. Almeno sfido il mio amico Casillas, che mi sembra in grande forma e ha avuto il coraggio di rimettersi in discussion­e qui a Porto: ci auguro di poter fare due grandi partite».

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