Luci spente per aiutare le specie animali città? in pericolo Cinghiali in Come fermarli
Il cibo e i rifiuti in strada per loro sono come il doping I piani per abbatterli e le multe (inutili)
Si spengono le luci sulla sesta estinzione di massa. Idealmente cala un sipario oscuro su orsi polari, pinguini, passeri, stambecchi. E sul meno conosciuto ululone dal ventre giallo, rappresentante degli anfibi, una delle specie animali a rischio di sparire. Oggi è l’Ora della Terra, traduzione italiana di Earth Hour, appuntamento mondiale del Wwf. In Italia, alle 20.30, per un’ora resteranno al buio edifici pubblici e monumenti. A Roma i simboli della giornata sono il Museo dell’arte moderna Maxxi, il Colosseo e San Pietro. Nella Capitale si saranno sciolti i cortei delle per studiare una soluzione al gran numero di cinghiali che stanno invadendo la Capitale. «Come sempre c’è un problema di cibo: gli animali vanno dove ne trovano e a Roma tra cassonetti strapieni e resti abbandonati, i cinghiali riescono sempre a soddisfare la loro ricerca».
Non solo. «A questo si aggiungono anche le persone che lasciano in giro il cibo apposta, magari per gatti e cani». Ecco, «il primo modo per evitare l’arrivo degli ungulati nelle città sarebbe proprio quello di togliere le fonti di cibo, svuotando i cassonetti, ad esempio». Il Campidoglio invece ipotizza «una coesistenza con l’uomo» e pensa a una campagna di sterilizzazione. Per gli esperti non è una soluzione praticabile. «Troppo costosa e dagli effetti nulli», dice Genovesi. D’accordo con lui Andrea Monaco, della Direzione ambiente sistemi naturali della Regione Lazio e autore delle linee guida dell’Ispra per la gestione del cinghiale: «Inutile, questi sono animali “dopati", non hanno La presenza di cinghiali in Italia manifestazioni anti Trattato di Roma e comincerà un’altra protesta, per denunciare le sottrazioni compiute dall’uomo alla ricchezza del pianeta. Animali e vegetali che stanno soffrendo soprattutto per il restringimento dei ghiacci. A differenza delle precedenti cinque estinzioni, questa non è dovuta a un evento geologico. Donatella Bianchi è presidente di Wwf Italia: «Chiediamo a tutti di spegnere la luce a casa e cenare al lume di candela. È un modo di far sentire la nostra voce perché vengano realizzati gli impegni sulla decarbonizzazione e il riscaldamento, come quasi più nulla di quelli selvatici tanto che a 5 mesi ci sono femmine già gravide». Una norma prevede la multa per chi dà cibo ai cinghiali su tutto il territorio nazionale, «ma è difficilissimo farla rispettare». La Coldiretti, che stima danni all’agricoltura per 100 milioni di euro solo nel 2016, suggerisce la cattura e la macellazione. Monaco auspica una maggiore sensibilizzazione dei cittadini e una collaborazione tra Regioni e Comuni.
Per ridurre il numero, la Toscana ha approvato la caccia tutto l’anno. In Emilia ci sono gli abbattimenti controllati nelle aree protette. Nella Tenuta presidenziale di Castelporziano, ne vengono eliminati circa 1.500 all’anno. La carne viene poi venduta nei negozi della zona. Quelli in città, dice Monaco, «andrebbero catturati e portati nelle aree protette, ma la nostra è un’arma spuntata: come fai ad attirarli nelle trappole quando trovano cibo migliore ovunque?».