Corriere della Sera

Luci spente per aiutare le specie animali città? in pericolo Cinghiali in Come fermarli

Il cibo e i rifiuti in strada per loro sono come il doping I piani per abbatterli e le multe (inutili)

- Claudia Voltattorn­i

Si spengono le luci sulla sesta estinzione di massa. Idealmente cala un sipario oscuro su orsi polari, pinguini, passeri, stambecchi. E sul meno conosciuto ululone dal ventre giallo, rappresent­ante degli anfibi, una delle specie animali a rischio di sparire. Oggi è l’Ora della Terra, traduzione italiana di Earth Hour, appuntamen­to mondiale del Wwf. In Italia, alle 20.30, per un’ora resteranno al buio edifici pubblici e monumenti. A Roma i simboli della giornata sono il Museo dell’arte moderna Maxxi, il Colosseo e San Pietro. Nella Capitale si saranno sciolti i cortei delle per studiare una soluzione al gran numero di cinghiali che stanno invadendo la Capitale. «Come sempre c’è un problema di cibo: gli animali vanno dove ne trovano e a Roma tra cassonetti strapieni e resti abbandonat­i, i cinghiali riescono sempre a soddisfare la loro ricerca».

Non solo. «A questo si aggiungono anche le persone che lasciano in giro il cibo apposta, magari per gatti e cani». Ecco, «il primo modo per evitare l’arrivo degli ungulati nelle città sarebbe proprio quello di togliere le fonti di cibo, svuotando i cassonetti, ad esempio». Il Campidogli­o invece ipotizza «una coesistenz­a con l’uomo» e pensa a una campagna di sterilizza­zione. Per gli esperti non è una soluzione praticabil­e. «Troppo costosa e dagli effetti nulli», dice Genovesi. D’accordo con lui Andrea Monaco, della Direzione ambiente sistemi naturali della Regione Lazio e autore delle linee guida dell’Ispra per la gestione del cinghiale: «Inutile, questi sono animali “dopati", non hanno La presenza di cinghiali in Italia manifestaz­ioni anti Trattato di Roma e comincerà un’altra protesta, per denunciare le sottrazion­i compiute dall’uomo alla ricchezza del pianeta. Animali e vegetali che stanno soffrendo soprattutt­o per il restringim­ento dei ghiacci. A differenza delle precedenti cinque estinzioni, questa non è dovuta a un evento geologico. Donatella Bianchi è presidente di Wwf Italia: «Chiediamo a tutti di spegnere la luce a casa e cenare al lume di candela. È un modo di far sentire la nostra voce perché vengano realizzati gli impegni sulla decarboniz­zazione e il riscaldame­nto, come quasi più nulla di quelli selvatici tanto che a 5 mesi ci sono femmine già gravide». Una norma prevede la multa per chi dà cibo ai cinghiali su tutto il territorio nazionale, «ma è difficilis­simo farla rispettare». La Coldiretti, che stima danni all’agricoltur­a per 100 milioni di euro solo nel 2016, suggerisce la cattura e la macellazio­ne. Monaco auspica una maggiore sensibiliz­zazione dei cittadini e una collaboraz­ione tra Regioni e Comuni.

Per ridurre il numero, la Toscana ha approvato la caccia tutto l’anno. In Emilia ci sono gli abbattimen­ti controllat­i nelle aree protette. Nella Tenuta presidenzi­ale di Castelporz­iano, ne vengono eliminati circa 1.500 all’anno. La carne viene poi venduta nei negozi della zona. Quelli in città, dice Monaco, «andrebbero catturati e portati nelle aree protette, ma la nostra è un’arma spuntata: come fai ad attirarli nelle trappole quando trovano cibo migliore ovunque?».

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