La maxi rapina da Cartier a Montecarlo Banditi in fuga
Fumo L’auto dei banditi
Panico, auto in fuga, una coltre di fumo per strada, i poliziotti sui tetti con i mitra spianati e i giubbotti antiproiettili addosso. Sulle prime il timore di un attentato. Poi si è accertato che si trattava di una rapina. Bersaglio grosso: la gioielleria Cartier a Montecarlo, nel cuore del principato di Monaco e uno dei posti più sorvegliati al mondo. Da queste parti, a place du Casino, i turisti passano anche solo per vedere le vetrine, quelle stesse da cui Ranieri di Monaco — era il 1955 — scelse l’anello di diamanti e rubini per chiedere la mano di Grace Kelly. Ieri invece attorno alle 16 tre uomini, almeno uno dei quali armato, hanno fatto irruzione nel tempio del lusso, a una manciata di metri dal casinò. Dinamica rimasta «top secret» perché dalla polizia monegasca è filtrato pochissimo. Nemmeno l’entità del bottino. Anche se un’idea potrebbe arrivare da un «colpo» assai simile, sempre da Cartier, avvenuto a Cannes nel 2015, pochi giorni prima dell’apertura del Festival: i banditi, mai acciuffati, se ne andarono con preziosi per un valore complessivo di 17,5 milioni di euro. In serata un sospetto è stato fermato e interrogato mentre altri due sono ricercati. Pochi minuti dopo la rapina un’auto, quella che secondo gli investigatori è stata usata per la fuga, è stata ritrovata in fiamme, incendiata dagli stessi rapinatori per non lasciare tracce, nel tunnel di rue Grimaldi poco lontano dal negozio assaltato. «C’era fumo ovunque e abbiamo pensato a un attentato» racconta un testimone italiano, Andrea Lapini, dipendente dell’hotel Fairmont uscito in strada per vedere cosa stesse accadendo. Pochi minuti dopo il colpo la zona attorno a Cartier — dove le griffe sono innumerevoli: Bulgari, Prada, Chanel — è stata «blindata». Chiusa per un’ora circa la casa da gioco dirimpetto, negozi barricati dall’interno, camionette della polizia ovunque. Una ventina di agenti con il capo coperto dal «mephisto» hanno controllato ogni tetto degli edifici in prossimità di Cartier. Posti di blocco sono stati attivati in tutte le strade del Principato ed è stata allertata anche la polizia italiana alla frontiera di Ventimiglia.
@Alefulloni