Corriere della Sera

La maxi rapina da Cartier a Montecarlo Banditi in fuga

- Alessandro Fulloni

Fumo L’auto dei banditi

Panico, auto in fuga, una coltre di fumo per strada, i poliziotti sui tetti con i mitra spianati e i giubbotti antiproiet­tili addosso. Sulle prime il timore di un attentato. Poi si è accertato che si trattava di una rapina. Bersaglio grosso: la gioielleri­a Cartier a Montecarlo, nel cuore del principato di Monaco e uno dei posti più sorvegliat­i al mondo. Da queste parti, a place du Casino, i turisti passano anche solo per vedere le vetrine, quelle stesse da cui Ranieri di Monaco — era il 1955 — scelse l’anello di diamanti e rubini per chiedere la mano di Grace Kelly. Ieri invece attorno alle 16 tre uomini, almeno uno dei quali armato, hanno fatto irruzione nel tempio del lusso, a una manciata di metri dal casinò. Dinamica rimasta «top secret» perché dalla polizia monegasca è filtrato pochissimo. Nemmeno l’entità del bottino. Anche se un’idea potrebbe arrivare da un «colpo» assai simile, sempre da Cartier, avvenuto a Cannes nel 2015, pochi giorni prima dell’apertura del Festival: i banditi, mai acciuffati, se ne andarono con preziosi per un valore complessiv­o di 17,5 milioni di euro. In serata un sospetto è stato fermato e interrogat­o mentre altri due sono ricercati. Pochi minuti dopo la rapina un’auto, quella che secondo gli investigat­ori è stata usata per la fuga, è stata ritrovata in fiamme, incendiata dagli stessi rapinatori per non lasciare tracce, nel tunnel di rue Grimaldi poco lontano dal negozio assaltato. «C’era fumo ovunque e abbiamo pensato a un attentato» racconta un testimone italiano, Andrea Lapini, dipendente dell’hotel Fairmont uscito in strada per vedere cosa stesse accadendo. Pochi minuti dopo il colpo la zona attorno a Cartier — dove le griffe sono innumerevo­li: Bulgari, Prada, Chanel — è stata «blindata». Chiusa per un’ora circa la casa da gioco dirimpetto, negozi barricati dall’interno, camionette della polizia ovunque. Una ventina di agenti con il capo coperto dal «mephisto» hanno controllat­o ogni tetto degli edifici in prossimità di Cartier. Posti di blocco sono stati attivati in tutte le strade del Principato ed è stata allertata anche la polizia italiana alla frontiera di Ventimigli­a.

@Alefulloni

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