Milan, ecco i soldi
Yonghong Li: «Abbiamo perfezionato gli accordi per la messa a disposizione di tutti i fondi necessari al closing» La parola fine resta fissata al 14 aprile
In estrema sintesi: hanno trovato i soldi per il Milan. È questo che dice il comunicato arrivato nella serata di ieri da parte del broker cinese Yonghong Li e accolto «con soddisfazione» da Fininvest. Poche righe per tre concetti, due già noti e uno nuovo e — chissà, forse — decisivo per concludere davvero l’affare il 14 aprile, data che Fininvest considera definitiva. Partiamo dal più importante: «Rossoneri Sport Investment Lux annuncia che sono stati perfezionati gli accordi per la messa a disposizione di tutti i fondi necessari a finalizzare l’acquisizione».
Metà provengono dal patrimonio personale di mr Li (la cui situazione è stata illustrata a Fininvest: ammonterebbe a circa 700 milioni attraverso partecipazioni in più società), l’altra metà è stata finanziata. Da chi? Il Corriere della Sera aveva parlato di un fondo anglosassone, coinvolto nell’operazione nelle ultime settimane (il contratto è stato firmato ieri mattina), che Il Sole 24 Ore ha identificato nel fondo Elliott, uno dei maggiori hedge fund internazionali attivi nelle situazioni speciali e che avrebbe prestato una cifra che oscilla tra i 150 e i 200 milioni. Sempre Il Sole ha riparlato del gruppo Huarong attraverso la sua struttura alle Isole Vergini. Breve riepilogo: fin qui sono stati versati 250 milioni in caparre, per chiudere ne mancano ancora 270, che andranno a Fininvest, e altri 100 nelle casse del Milan (di cui 80 servono per pagare la gestione delle spese dal 1° luglio a ora). Questi 100 fanno parte dei 350 che Li si è impegnato a versare in tre anni. I finanziamenti ottenuti servono sia per chiudere l’affare, sia per investire nel prossimo mercato.
Il resto del comunicato chiarisce meglio cose già note: «A seguito di una approfondita analisi è stata definita una nuova struttura, completamente esterna alla Cina, al fine di portare a termine la transazione. La nuova entità che ha formalmente preso il posto di Ses nell’operazione è la Rossoneri Sport Investment Lux, controllata da Yonghong Li». Dopo la stretta alle esportazioni di capitali all’estero decisa dal governo di Pechino gli altri investitori inizialmente coinvolti da Yonghong Li nel fondo si sono tirati indietro. Ecco perché al fondo Ses è stata sostituita una società con capitali offshore, tutti trovati fuori dalla Cina; a comprare il Milan sarà quindi una società con sede in Lussemburgo.
Ora per ottenere i finanziamenti va presentata una serie di documenti e questo sarà il lavoro dei prossimi giorni. Tutto fatto quindi? Impossibile avere certezze in una trattativa come questa che è stata (molto) faticosa e mantiene un alto tasso di rischio per le tasche di Yonghong Li. Le parti, che ora sono di nuovo vincolate da un contratto, si dicono molto soddisfatte del passo avanti svolto, Silvio Berlusconi pare ancora intenzionato ad accettare la presidenza onoraria. Un ostacolo sembra superato, avanti i prossimi.