Italia, testa e cuore sono già rivolti a fermare le Furie rosse
Ora che il secondo posto è blindato, bisogna soffiare il primato alla Spagna
Martedì sera gli azzurri giocheranno all’Amsterdam Arena la prima prestigiosa amichevole del 2017, ma testa e cuore sono già alla sfida del 2 settembre contro le indiavolate Furie rosse di Lopetegui. «Vincendo con l’Albania abbiamo guadagnato il gettone per andare al luna park», la metafora di Ventura prima di salutare Palermo. Il luna park potrebbe essere uno degli stadi più affascinanti del mondo: il Santiago Bernabeu. Spagna-Italia durerà 160 lunghissimi giorni. Ora che il secondo posto nel girone è quasi blindato, bisogna pensare al primo che garantisce la qualificazione diretta al Mondiale 2018. La Nazionale, che ha gli stessi punti degli spagnoli (13), ma una differenza reti nettamente peggiore (più 9 contro più 17), ha una sola possibilità: vincere il duello nella tana del lupo contro una squadra che in casa non perde una partita ufficiale dal 2003 contro la Grecia.
Ci vuole poco a capire quanto sia difficile la scalata verso la gloria e perché Ventura insista così tanto per tentare di cominciare in anticipo il prossimo campionato. Una battaglia che, al momento, è persa. Le date non sono state ufficializzate per la crisi che ha travolto la Lega, ma sostanzialmente sono state già decise: la serie A si metterà in cammino il 20 agosto (anticipi al 19) e una settimana prima, sabato 12 o domenica 13, si giocherà la Supercoppa italiana. Anche l’ultima idea del c.t., infilare un turno infrasettimanale tra il 20 e il 27 agosto, cozza con la realtà di un calendario fittissimo: martedì 22 e mercoledì 23 sono in programma i playoff di ritorno della Champions (l’andata a Ferragosto). C’è una sola possibilità: spostare la Supercoppa, ma considerando che il prossimo campionato sarà il primo con il boxing Day e si giocherà a Santo Stefano, non ci sono date disponibili. Neppure Tavecchio può venire in soccorso. Il presidente federale è il probabile commissario della Lega se non si dovesse trovare una soluzione alla crisi e in quel ruolo toccherebbe a lui dare la brutta notizia al c.t.
La strada è in salita. Le due federazioni, italiana e spagnola, sono in contatto per avviare
Ventura chiede una serie A anticipata, Tavecchio commissario «costretto» a deluderlo
la macchina organizzativa del match. La scelta del Bernabeu potrebbe essere ufficializzata nel giro di due settimane. Un Tempio dove gli azzurri non mettono piede dall’11 giugno ’82, finale Mondiale vinta 3-1 contro la Germania. Il quadro adesso è diverso. La Spagna è favorita. A noi serve un’impresa. Da qui ad allora c’è in programma un’altra giornata, l’11 giugno: «Penso proprio che possiamo vincere contro il Liechtenstein», dice Ventura. Si giocherà a Udine e sarà l’occasione per provare ad annullare, o perlomeno a ridurre, la differenza reti (meno 8). Ma forse è più facile espugnare Madrid. Nel mezzo tanta Italia-Spagna, anche attraverso Juventus-Barcellona nei quarti di Champions che Ventura seguirà con attenzione. Perché da qui ad allora
saranno i dettagli a fare la differenza.
A Coverciano è ripresa la preparazione alla sfida con l’Olanda. Gli Orange e l’Uruguay a Nizza il 7 giugno sono le sole occasioni per cercare di sperimentare qualcosa in vista della Spagna. Il 4-2-4 non dà ancora garanzie e richiede tempo e lavoro. Barzagli è tornato a casa per risolvere una questione personale. La novità ad Amsterdam potrebbe essere l’esordio da titolare di Donnarumma (sin qui ha giocato solo due spezzoni) con la benedizione di Buffon.