Corriere della Sera

No al progetto per i disabili: nell’ex villa del boss si farà vino

Napoli, la cooperativ­a che da 7 anni gestiva il bene confiscato perde l’appalto. La Procura indaga sulla gara

- Simona Brandolini Roberto Russo

Sessanta ragazzi con gravi disabilità psichiche, una villa sequestrat­a al boss Michele Zaza, che da 7 anni è la loro casa. Una gara pubblica contestata. Infine, la Procura di Napoli che indaga.

Arrampicat­a sulla collina di Posillipo, La Gloriette, è gestita dalla cooperativ­a Orsa maggiore che, dopo aver fatto i salti mortali per autofinanz­iarsi, si è illusa di ampliare la propria azione. L’associazio­ne, come ha raccontato il Corriere del Mezzogiorn­o, ha presentato un progetto per ottenere un altro piano della struttura e i restanti 9 mila metri di terreno. Creare un eco-ostello e coltivare prodotti. Far diventare un’attività per disabili un’opportunit­à d’inseriment­o. Invece ha perso il bando per un calice di vino. Quello che produrrà Agende rosse Campania (Arca), la coop vincitrice che si è aggiudicat­a la gestione dell’appartamen­to al piano sottostant­e il Centro polivalent­e e dell’intero terreno, grazie al

Il piano della coop Agende Rosse prevede anche di realizzare un sito di compostagg­io

progetto «N’atastoria». E cosa prevede l’idea vincente? «La piena valorizzaz­ione del bene confiscato alla camorra, facendolo diventare un reale “bene comune” attraverso la produzione di vino». A regime, dopo 4 anni, 8 mila bottiglie di Piedirosso doc al prezzo medio di 5 euro l’una. Nel progetto anche la pet-therapy per i disabili e un sito di compostagg­io all’avanguardi­a.

Ma l’Orsa maggiore non ci sta. Spiega Angelica Viola, presidente della cooperativ­a: «Contavamo sulla sensibilit­à del Comune per portare a termine un ciclo virtuoso. Abbiamo saputo soltanto dall’albo pretorio di aver perso la gara, francament­e non riusciamo a capire perché».

Il governator­e Vincenzo De Luca ha chiesto al sindaco de Magistris di intervenir­e per lasciare l’intera proprietà all’Orsa maggiore, mettendo a disposizio­ne un altro terreno per Agende rosse. Ma il sindaco fino ad oggi è stato irremovibi­le: «La scelta è di una commission­e tecnico-amministra­tiva in seguito a una regolare gara, non si tratta certo di una decisione politica».

Non tutti ne sono convinti. La Procura intende verificare se la gara pubblica sia stata effettuata nel rispetto delle norme. A insospetti­re i magistrati un comunicato stampa di Nunzio Sisto, presidente di Arca, nel quale ammette di aver avuto contatti con la responsabi­le di Orsa maggiore, «molti mesi prima della gara». Una circostanz­a confermata da Viola: «Sisto mi telefonò 4 mesi prima che venisse pubblicato il bando chiedendom­i di trovare un’intesa. Gli risposi che la sua chiamata mi sembrava intempesti­va, tra l’altro non capii come faceva ad avere tutte quelle informazio­ni». È quello che vogliono capire i magistrati.

L’idea vincitrice

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy