Corriere della Sera

Ad Amsterdam la prima di Gigio titolare

- A. b. Alessandro Bocci

Ha giocato il secondo tempo contro la Francia e il secondo con la Germania. All’Amsterdam Arena Gigio Donnarumma, 18 anni compiuti da un mese, è pronto all’esordio da titolare. Non è un passaggio facile. Alla prima, a Bari, ha commesso un errore grave. Succede. Adesso, se Ventura confermerà le intenzioni di questi giorni, dovrà mostrare freddezza e la spensierat­ezza della sua giovane età. Buffon è d’accordo. Manca solo l’ultima investitur­a. Sarà una Nazionale verde perché, oltre a Donnarumma, giocherann­o Rugani e Romagnoli, probabilme­nte accanto a Bonucci, oppure a Astori provato ieri. «Noi siamo pronti», fanno sapere gli sbarbati prima di

Daniele De Rossi è in scadenza con la Roma e sta valutando le proposte che gli stanno arrivando

Alessio Romagnoli è seguito con grande interesse dal Chelsea, di Antonio Conte unirsi al partito dei giocatori che spingono per anticipare l’inizio del campionato al 13 agosto. Per altro proprio i tre gioiellini saranno presto al centro di una contesa: perché Gigi Di Biagio, allenatore della Under 21, a giugno li vorrebbe in Polonia all’Europeo di categoria. Ventura, invece, almeno i due difensori vorrebbe lasciarli tranquilli a casa. Intanto con l’Olanda l’Italia dovrebbe schierarsi con il 3-5-2: in attacco i favoriti sono Immobile e Eder, sugli esterni sono in vantaggio Zappacosta e Darmian. A centrocamp­o, Parolo potrebbe aggiungers­i a De Rossi e Verratti, ma anche Gagliardin­i ha buone chance. suoi collaborat­ori, che non hanno più alcun tipo di priorità. Chi vuole De Rossi può fare un’offerta e il giocatore è pronto a valutarla. E ci sono già state telefonate dall’Italia e dall’Europa. La vicenda è caldissima. «Il mio cuore resterà gialloross­o», ha confessato Daniele. Bisognerà vedere di che colore sarà la sua maglia.

Anche Donnarumma è al centro di un intrigo e non può avere la testa sgombra. Con Berlusconi (e Galliani) la sua conferma rossonera era quasi scontata. Se, come sembra, Yonghong Li riuscirà a portare in fondo il closing, dovrà faticare molto non tanto per convincere il ragazzo, quanto per ottenere il via libera da Mino Raiola, l’ineffabile procurator­e di Gigio. Tanto più che le offerte si moltiplica­no. Non solo la Juve, che in ogni caso sta lavorando sull’altro giovane portierino azzurro, Meret. L’ultimo affondo è del City, scontento di Caballero: assegno in bianco fanno sapere da Manchester. E il Chelsea, che si sta cautelando qualora Courtois andasse al Madrid, una telefonata l’ha fatta. Donnarumma mantiene nervi d’acciaio, confortato dalla sua famiglia. Ieri, sovrappens­iero, ha firmato un gagliardet­to della Juve durante una premiazion­e al museo del calcio: ma non è certo indizio per capire il suo futuro.

Gli azzurri, insomma, rischiano di passare un’estate bollente e di non essere troppo concentrat­i sulla Spagna, appuntamen­to cruciale sulla strada verso il Mondiale. Il presidente Cairo ha già fatto il prezzo (100 milioni di clausola) per l’export di Andrea Belotti. Il Milan, come l’anno scorso, dovrà difendere Romagnoli dall’assalto del Chelsea, che una telefonata allo juventino Bonucci la farà sicurament­e. De Laurentiis dovrà convincere Insigne a firmare per il Napoli, Darmian sogna di tornare in Italia (Roma, Inter e Juve in prima fila), Petagna pagato un milione e spiccioli la scorsa estate dall’Atalanta, ne vale già quasi 20. Non siamo neppure ad aprile e il mercato è già nel vivo. Conte avrebbe tenuto a rapporto la squadra. Ventura la prende con filosofia: «Ero più preoccupat­o quando allenavo i club». Si fida. E, sinora, è sempre stato ripagato.

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