Corriere della Sera

«Le ossa rotte? Un incidente Nelle telefonate scherzavo»

Milano, la difesa del primario Confalonie­ri: vorrei tornare a lavorare

- Gguastella@corriere.it

L’opera «L’Adorazione dei Magi», di Leonardo da Vinci, il capolavoro presentato ieri in anteprima agli Uffizi dopo essere stato restaurato per diversi mesi fama di luminare della chirurgia computeriz­zata aumentava e con essa le file dei pazienti che, però, si allungavan­o a dismisura nel Centro traumatolo­gico grazie a una precisa strategia che penalizzav­a il pubblico per favorire le cliniche private dove si faceva operare chi poteva permetters­i di pagare e che in meno di quattro anni gli hanno versato 302 mila euro.

«Non sono un mostro, né un money-maker come sono stato descritto», dice il chirurgo nell’interrogat­orio di fronte al gip Teresa De Pascale, il primo dopo l’arresto. I quasi 30 mila euro e il pagamento di viaggi per congressi ricevuti tra il 2012 e il 2015 dalle due aziende non sono, come sostengono i pubblici ministeri Letizia Mannella ed Eugenio Fusco in base alle indagini della Guardia di Finanza di Milano,

Sono uno dei maggiori esperti mondiali di chirurgia mininvasiv­a Non sono affatto un mostro né un «moneymaker»

le tangenti ricevute per impiantare sempre più protesi a carico del Servizio sanitario (al costo di oltre 393 mila euro), ma «rimborsi per prestazion­i scientific­he di divulgazio­ne e aggiorname­nto» del tutto trasparent­i che sarebbe una «prassi comune» così come lo sarebbe il fatto che tutte le ditte hanno «i loro chirurghi referenti».

In ogni caso, al Cto c’era un’intera scala burocratic­a che sarebbe intervenut­a se ci fossero state irregolari­tà, e non l’ha mai fatto. «Se il mio comportame­nto è disdicevol­e, allora tutto il sistema di divulgazio­ne e aggiorname­nto scientific­o è coinvolto», scrive Confalonie­ri nella sua memoria. Nessuna lesione: la frattura all’osso fu un incidente collateral­e: «Non l’ho rotto apposta, ma si è rotto nell’impiantare la protesi». Quelle contestate dall’accusa su due pazienti operati? Non esistono. Si trattava di casi «complessi e problemati­ci» risolti con la «guarigione», come era un «caso difficile e umano» la ragazza disabile morta dopo un intervento.

A fianco del suo legale, l’avvocato Ivana Anomali, il medico si definisce «uno dei maggiori esperti mondiali di chirurgia mininvasiv­a» e chiede che gli si «conceda la possibilit­à lavorare ancora» perché è lui che sostiene la famiglia». Poi si rammarica con i giornalist­i: «Voi mi avete distrutto».

In 35 anni nessun contenzios­o Se il mio comportame­nto è disdicevol­e allora tutto il sistema di divulgazio­ne scientific­a è coinvolto

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy